Tavagnacco, 26 mag - Dalla positiva collaborazione di sette
Amministrazioni comunali ß nato "In@natura", il percorso
ippoturistico, ciclistico e pedonale che il presidente della
Regione ha ufficialmente inaugurato oggi a Tavagnacco.
L'ippovia, infatti, lunga quasi 35 chilometri, si estende, oltre
che nel territorio di Tavagnacco, anche nei comuni di Buja,
Treppo Grande, Colloredo di Monte Albano, Cassacco, Tricesimo e
Pagnacco e per la sua realizzazione sono state impegnate risorse
pubbliche per circa 2,2 milioni di euro, dei quali 1,3 sul
progetto di cooperazione transfrontaliera Interreg III A
Italia-Slovenia, 700 mila euro direttamente dalla Regione ed i
rimanenti 200 mila a carico delle Amministrazioni municipali
coinvolte nell'iniziativa.
Un'iniziativa, nel bacino ambientale del Cormor, basata su un
bellissimo progetto, ha osservato il presidente della Regione,
che da un lato si pone al servizio dei cittadini di tutta l'area
e che, dall'altro, costituisce un'attrazione nell'ambito di quel
filone del turismo ambientale che la Regione intende sempre più
valorizzare.
A questo proposito ß stato ricordato da parte del presidente che
il Governo del Friuli Venezia Giulia ha giÖ approvato un Piano
regionale per le piste ciclabili, che mira a realizzare un
sistema di piste e di sentieri collegato al Veneto, alla Slovenia
ed alla Carinzia.
"In@natura", ha concluso, può rappresentare un positivo esempio
per completare questa rete di vie ciclabili.
All'odierna cerimonia, accanto ai sindaci e ad assessori dei
sette Comuni, sono intervenuti anche gli assessori regionali alle
AttivitÖ Produttive ed alle Autonomie Locali, il vicepresidente
del Consiglio regionale (Roberto Asquini) e, in qualitÖ di
testimonial, Giorgio Di Centa.
L'ippovia "In@natura", ora corredata da 31 bacheche informative e
160 segnali stradali, si può percorrere a piedi, in bicicletta,
in mountain-bike ed a cavallo (a valle ed a monte del percorso
sono infatti situati due maneggi), sfruttando le esistenti strade
storiche, i sentieri e le carrarecce che si snodano nell'area del
torrente Cormor, tra borghi rurali, dimore storiche, aziende
agricole e strutture agrituristiche.
ARC/RM