ECONOMIA: PIL FVG 2007 +2,3/2,7%, 35 MILA ASSUNZIONI A FINE 2006

Trieste, 23 mag - E' un quadro sufficientemente positivo, sia in riferimento ai tassi di occupazione che più in generale per quanto riguarda i dati macroproduttivi, quello che emerge dalle previsioni tendenziali sull'andamento dell'economia del Friuli Venezia Giulia, ha confermato oggi l'assessore regionale al Lavoro. Infatti, ha illustrato nell'odierna conferenza stampa Domenico Sartore (del Centro di ricerca GRETA di Venezia), sulla base del modello GREM, GRETA Regional Econometric Model, il tasso di variazione annuale del Pil in Friuli Venezia Giulia ß cresciuto nel 2006 del 2,3-2,4 per cento mentre a fine anno dovrebbe attestarsi tra il 2,3-2,7 per cento. Nel 2008 e nel 2009, poi, si può prevedere una "forbice" positiva - rispettivamente - tra il 2,3-2,8 ed il 2,0-2,6 per cento. Dati 2007 superiori per il Friuli Venezia Giulia sia rispetto al Veneto (1,6-2,1 p.c.), al Triveneto (1,8-2,3 p.c.) ed all'Italia (1,6-1,9 p.c.), in linea con quello dell'Austria (2,5) ed inferiore a quello indicato per la Slovenia (4,2). Il Pil FVG per occupato, inoltre (fatto 100 l'indice riferito all'anno 2000), parla di una crescita 2007 tra il 106,2 ed il 105,7, rispetto a dati comunque più bassi previsti in Veneto (attorno al 95), nell'intero Triveneto (tra 98,8 e 99,2) ed a livello nazionale (99,6-99,7). Volendo analizzare il contributo settoriale alla produzione della ricchezza regionale del Friuli Venezia Giulia il modello conferma, nel medio periodo, quanto giÖ emerso: una leggera ripresa del valore aggiunto dell'agricoltura, in controtendenza rispetto al dato nazionale; alla moderata crescita del valore aggiunto dei servizi ed alla sostanziale tenuta dell'industria, si contrappone un lento e progressivo calo del settore costruzioni, che dovrebbe avere inizio il prossimo anno e che comunque costituisce un fenomeno giÖ atteso da tempo. Sul piano della domanda interna, le previsioni rimangono favorevoli ad una ulteriore ripresa nel breve termine, seguita da una fase di sostanziale tenuta. Il clima di fiducia dei consumatori e delle imprese si mantiene, infatti, positivo. Rispetto al precedente Rapporto GRETA, gli scenari attualmente delineati confermano il miglioramento rispetto alle precedenti previsioni, evidenziando ancora una volta una performance della domanda interna del Friuli Venezia Giulia superiore a quella delle regioni limitrofe, per effetto di una dinamica dei consumi più vivace e di una buona ripresa degli investimenti. Trova ulteriore conferma il positivo trend delle dinamiche occupazionali, che si caratterizza per la progressiva ma costante riduzione del tasso di disoccupazione (notevolmente al di sotto della media nazionale). Se le dinamiche in atto troveranno conferma nel medio periodo, non ß da escludere una discesa del tasso di disoccupazione al di sotto di livelli che fino ad ora venivano considerati "fisiologici". Per Domenico Tranquilli, direttore dell'Agenzia regionale del lavoro e Formazione Professionale, il confronto 2005/2006 conferma una crescita occupazionale di 15 mila unitÖ ed un calo della disoccupazione da 20 mila a 16 mila unitÖ. Con riferimento alle dinamiche commerciali, le previsioni per il Friuli Venezia Giulia rimangono positive. Confermato il progressivo incremento delle dinamiche commerciali, più marcato per le esportazioni, con un contributo alla crescita positivo e più consistente di quello che caratterizza le aree limitrofe. Nel 2006 l'incremento dell'export del Friuli Venezia Giulia ß stato del 13,9 per cento, dietro soltanto Basilicata, Marche e Val d'Aosta, sospinto dalla crescita dei flussi diretti verso Nazioni extra Ue (+13 p.c.), in particolare America Meridionale, Russia, Cina e gli altri Paesi europei. Confermata anche la ripresa della domanda interna, per effetto di una dinamica dei consumi positiva e di una ripresa degli investimenti, trainati anche dal buon andamento dell'export. Per quanto concerne infine le dinamiche demografiche, rispetto al dato nazionale, nel Friuli Venezia Giulia risulta più marcato l'invecchiamento della popolazione, con flussi migratori in entrata che compensano un saldo naturale sostanzialmente negativo. Nello specifico del mercato del lavoro regionale nel quarto trimestre 2006 viene complessivamente segnalata un'occupazione in crescita di circa 5 mila unitÖ rispetto al periodo luglio-settembre 2006 e di 16 mila unitÖ a confronto con il periodo ottobre-dicembre 2005. Sempre nell'ultimo trimestre '06 le assunzioni sono state 35.163 (di cui il 70 per cento a tempo determinato); rispetto al 2005 cresce lievemente la componente femminile, come risulta in aumento (+1 p.c.) quella relativa agli stranieri, con ancora la predominanza di europei, seguita dall'Africa (in leggera crescita) e dall'Asia. In tutte le quattro province si assiste ad una variazione tendenziale comunque positiva delle assunzioni, accanto ad una riduzione netta delle ore di Cassa integrazione ordinaria. A conclusione dell'odierna conferenza stampa ß stata presentata un'indagine sul personale maschile e femminile delle imprese con oltre 100 dipendenti in Friuli Venezia Giulia. Dai dati emerge, ha sottolineato il consigliere regionale di ParitÖ Maria Grazia Vendrame, come i contratti a termine vengono ad interessare maggiormente la componente femminile e come il part-time rimanga un fenomeno tipicamente femminile. Pochissime sono inoltre le donne che raggiungono livelli dirigenziali (solo l'11 p.c.) o di quadro (18 p.c.), mentre il "salario medio di fatto" delle donne sconta ancora oggi in Friuli Venezia Giulia un gap di circa il 30 per cento, purtroppo in linea con il dato nazionale. ARC/RM