MOLINARO, IL FVG CONFERMA LA CAPACITÀ DI ATTRARRE "CERVELLI"

Trieste, 11 ott - Un sistema della ricerca del Friuli Venezia Giulia sempre più capace di attrarre capitale umano da tutto il mondo. A confermarlo sono i risultati della VII indagine sulla "Mobilità della conoscenza" realizzata dal CER, il Coordinamento degli Enti di Ricerca, che è stata presentata oggi a Trieste dall'assessore regionale all'Università e alla Ricerca Roberto Molinaro, affiancato dal direttore generale di Area Science Park Enzo Moi. "Quella della ricerca - ha commentato l'assessore - si configura sempre di più come un'infrastruttura immateriale di importanza fondamentale, in grado di sostenere le strategie di crescita del capitale umano, di innovazione e di internazionalizzazione del Friuli Venezia Giulia". Lo conferma l'Indagine 2012, che prende in esame i dati dello scorso anno, curata da Area Science Park a cui è affidato il coordinamento del CER. Su 8.653 tra ricercatori e docenti che operano stabilmente in Friuli Venezia Giulia, ben 4.485 sono stranieri, con una percentuale superiore al 50 per cento e in crescita rispetta alla rilevazione precedente. A questi si aggiungono altri 6.640 "in mobilità", che trascorrono cioè periodi più o meno lunghi per attività di ricerca e insegnamento nelle Università e nei laboratori regionali. Gli studenti iscritti nelle Università del Friuli Venezia Giulia raggiungono il 7 per cento del totale (circa 2.600), una percentuale più che doppia rispetto alla media nazionale (3,3 per cento). Il CER ha condotto anche un approfondimento sulle strategie di internazionalizzazione dei vari Enti, che risultano sempre più mirate attraverso azioni di promozione diretta, e sulla capacità di partecipare con successo ai programmi di ricerca europei, che si conferma in progressivo rafforzamento. Sono risultati, secondo Molinaro, che non nascono per caso, ma dalla capacità di "fare sistema", di lavorare in sinergia proprio secondo la logica della "infrastruttura della conoscenza". E si spiegano con gli investimenti e le politiche della Regione che ha puntato su strumenti come il coordinamento permanente tra Università ed Enti di Ricerca e sull'innovativo "Welcome Office", lo sportello istituito per favorire l'arrivo di ricercatori stranieri in Friuli Venezia Giulia. Fondamentale è dunque il rapporto con il territorio. Per questo l'assessore, affiancandosi al presidente Renzo Tondo, ha espresso la preoccupazione per la volontà del Governo di accorpare in un unico organismo nazionale l'OGS e Area Science Park. "Qui da noi le cose funzionano - ha detto - e andremo avanti per la nostra strada". ARC/PF