CIRIANI ALLA GIORNATA DELL'ARTIGIANATO A PORDENONEFIERE

Pordenone, 15 set - "Vengo sempre volentieri alla Giornata dell'Artigianato perché qui ci sono imprenditori veri, che hanno saputo costruire le loro aziende con entusiasmo, passione, sacrificio e sapendo accettare il rischio, e non c'è quella finanza di carta che ha infettato il mondo. Nostro compito, come pubblici amministratori è cercare di dare una mano a questo mondo di imprenditori veri perché solo così si potrà tornare alla crescita". Lo ha affermato il vicepresidente della Regione Luca Ciriani concludendo questa sera la sessantaseiesima Giornata dell'Artigianato a PordenoneFiere, alla quale erano presenti anche il vicepresidente del Consiglio regionale Maurizio salvador e i consiglieri Franco dal Mas, Paolo Pupulin e Paolo Santin. La relazione di base è stata svolta dal presidente di Confartigianato Pordenone Silvano Pascolo. Soffermandosi sul ruolo della Regione per il settore, Ciriani ha ricordato tutti i provvedimenti assunti in questi anni (dal Testo unico ai Confidi, dall'ente bilaterale alla legge anticrisi, ecc.) per dire che anche recentemente sono stati allocati altri 20 milioni sulla legge per le ristrutturazioni edilizie volte al risparmio energetico: "un volano economico per le imprese". Ma il vicepresidente ha anche affermato che la Regione ha cercato di dare "un segnale più generale di buon governo riducendo del 50 per cento il debito regionale, riducendo enti superflui e la spesa. "Ma poi il nostro essere virtuosi non viene premiato: con la finanziaria 2012 volevamo introdurre 100 milioni derivanti dall'IRAP a favore delle imprese: il Governo nazionale ha avocato a sè quelle risorse. Noi non vogliamo sottrarci al dovere di compartecipare ai sacrifici, ma non vogliamo che i nostri sacrifici vadano a beneficio anche di chi non li ha mai fatti. La nostra specialità non è un privilegio, ma una responsabilità". Nell'occasione e rispondendo alle sollecitazioni giunte dai vari interventi, Ciriani ha anche ricordato la scelta di "andare avanti da soli" per la terza corsia dell'A4; la decisione di dare il via libera all'elettrodotto Redipuglia-Udine Ovest, "infrastruttura portante per tutta la regione e che assicurerà energia a prezzi inferiori". Toccati anche i temi del nuovo Ospedale di Pordenone ("finalmente se ne parla con toni concilianti perché è un bene collettivo"), dell'adunata nazionale degli Alpini per il 2014 ("una bella notizia per Pordenone e per tutta la regione"), delle fiere del FVG ("quella di Pordenone ha saputo risanarsi: oggi le fiere vivono se stanno sul mercato") e delle Province ("inutile parlare di abolizione se non si cambia la Costituzione"). Ma il vicepresidente ha concluso invocando un vero "governo per l'Europa e per l'euro: senza di esso non usciremo mai veramente dalla crisi e saremo sempre qui a fare i conti con i giochi in agguato della finanza malata che ha determinato la crisi mondiale". ARC/NNa