Pordenone, 12 set - Daniele Molmenti, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Londra 2012 - canoa Slalom K1; Pamela Pezzutto, medaglia d'argento alle Paralimpiadi di Pechino 2008 e di Londra 2012 - tennis tavolo; Michele Pittacolo, medaglia di bronzo alle paralimpiadi di Londra 2012 - ciclismo; Marzia Caravelli finalista alle Olimpiadi di Londra - corsa a ostacoli; Mauro Baron - tecnico canoa; Elisabetta Fratini - giudice judo: a loro il CONI di Pordenone ha voluto rendere omaggio con un incontro svoltosi questa sera nell'Auditorium della Regione, alla presenza dell'assessore regionale allo Sport Elio De Anna, del vicepresidente del Consiglio regionale Maurizio Salvador e del consigliere regionale Paolo Pupulin.
"Da questi atleti, tecnici e giudici - ha affermato l'assessore nel suo intervento di saluto - che si sono fatti onore in occasione delle recenti Olimpiadi e Paralimpiadi, viene un messaggio positivo sui valori dello sport in sé e sui riflessi che essi hanno sull'intera società". "Oggi - ha continuato De Anna - rendiamo omaggio all'impegno, al sacrificio, alla realizzazione umana di questi atleti: nel caso di Molmenti è la prima volta che un pordenonese raggiunge il massimo alloro olimpico; nel caso di Pamela Pezzutto e di Michele Pittacolo salutiamo, con il loro risultato, la loro affermazione di persone con disabilità che grazie allo sport sono uscite da una sua dimensione di limitazione per raggiungere autonomia nella vita. Credo che questi siano esempi di cui la nostra società ha sempre più bisogno. Per questo la Regione dice loro grazie". Il presidente provinciale del CONI Lorenzo Cella ha voluto ringraziare i festeggiati "per le emozioni che ci hanno fatto vivere, per averci trasmesso fiducia. Attraverso questi atleti, tecnici, giudici di gara, il Friuli Occidentale ha manifestato a Londra una grande vitalità". Attestati di stima e di gratitudine sono venuti anche dal presidente della Provincia Alessandro Ciriani, dal presidente regionale del CONI Emilio Felluga e da Marinella Ambrosio, presidente del Comitato Paralimpico del FVG. ARC/NNa