Trieste, 26 lug - Sono tre i presupposti di intervento su cui si incardina il Programma regionale di finanziamento per la sicurezza 2012, approvato ieri dalla Giunta regionale: il primo riguarda il potenziamento strutturale, il secondo le azioni a prevenzione delle azioni delittuose a danno delle fasce più deboli della popolazione e l'ultimo l'incentivazione di forme di collaborazione tra i Comuni e le Province per la gestione associata del servizio di Polizia locale.
In tutto, per l'attuazione di quello che è ormai il terzo Programma annuale per la Sicurezza, sono stati messi a disposizione 710.000 euro, in buona parte destinati ai rafforzamenti infrastrutturali (400.000 euro) e cioè alla manutenzione straordinaria degli impianti di videosorveglianza installati prima del 2008 e dei relativi collegamenti ed al posizionamento di nuove telecamere "intelligenti". Una scelta, rileva l'assessore, fatta a favore di un maggior controllo del territorio "perché, come abbiamo visto nell'attentato in Puglia di qualche mese fa ed in altre occasioni, nelle attività investigative le telecamere si stanno rivelando lo strumento più immediato ed efficace per il contrasto alla criminalità e funzionano bene come deterrente". L'assessore ha quindi ricordato come il Programma vada sostanzialmente a contrastare, principalmente attraverso l'attività della Polizia locale, i problemi rilevati a livello urbano e territoriale, e cioè furti, scippi, vandalismi, lesioni, concorrenza sleale, contraffazione dei prodotti e così via. Tra le azioni promosse sono stati ricordati l'accordo sottoscritto per la zona del Manzanese, contro la diffusione delle imprese apri/chiudi, l'impegno contro i furti nelle case della Bassa friulana lungo l'asse della A4 e quello contro entrambi i fenomeni in alcune aree del Pordenonese, il Protocollo di intesa per l'installazione di telecamere negli autobus triestini contro i borseggi, la convenzione fatta con l'Unità cinofila della Guardia di Finanza contro la diffusione delle droghe nella fascia giovanile della popolazione.
Un'analisi dei dati conferma un incremento della criminalità nel 2011 rispetto al 2010 (38.427 delitti commessi contro 36.805) ed in particolare l'aumento dei furti dell'8,7 per cento (20.420 contro 18.775) con un'incidenza del 50 per cento sul totale dei delitti commessi. "Sono dati che dimostrano un trend che va contrastato - ha asserito l'assessore - ed è proprio per questo che sono stati avviati i protocolli di intesa con le Forze dell'Ordine". Infine l'assessore ha ricordato l'implementazione di due strumenti informatici di cui il primo, "Sipol", è stato dedicato specificatamente a Comuni e Polizia locale e consente l'inserimento e l'interconnessione delle informazioni relative all'attività della Polizia locale (circa 1.100 tra agenti e graduati distribuiti sul territorio). Il secondo strumento o SIC (Sistema Informativo Comune) è innovativo per l'Italia (il Friuli Venezia Giulia è la prima regione a servirsene) e consente di mettere assieme le informazioni raccolte dalle Sale operative della Polizia locale e di trasferirle, dopo la loro aggregazione da parte della Regione, al Commissariato del Governo di Trieste, che a sua volta e sempre attraverso la Regione, mette a disposizione dei Comuni e della Polizia locale i dati utili ad una maggiore comprensione degli atti criminali compiuti in Friuli Venezia Giulia. ARC/LVZ