SEGANTI, ABBATTERE COSTO ENERGIA PER ATTRARRE NUOVE AZIENDE

Trieste, 25 lug - L'assessore regionale alle attività produttive Federica Seganti ha incontrato i rappresentanti dei dieci Consorzi industriali per valutare stato dell'arte, necessità e prospettive degli agglomerati produttivi. Tutti hanno già avviato - e talvolta concluso - processi di depurazione e di infrastrutturazione, sia con l'installazione della banda larga che investendo cifre a sei zeri per la costruzione di raccordi ferroviari, scelta fatta a favore della mobilità delle merci e vanificata, hanno rilevato, dalla difficoltà degli attuali rapporti con Rete Ferroviaria Italiana. Un problema concreto che riguarda l'intero tessuto economico regionale e che, per quanto concerne i Consorzi, l'assessore Seganti ha confermato di voler affrontare concretamente assieme al collega alle Infrastutture di trasporto Riccardo Riccardi. "Stiamo procedendo con il marketing territoriale, un tema fondamentale per attirare nuovi insediamenti al pari di quello dell'energia", ha dichiarato l'assessore, rispondendo così ai rappresentanti dei Consorzi, che sottolineavano la necessità di abbattere i costi energetici delle aziende. Seganti ha rilevato come la riduzione dei costi dell'energia sia un tema che ha valenza pro futuro ed ha chiesto proposte e suggerimenti, accogliendo subito quelli dell'EZIT, che ha ipotizzato uno studio di fattibilità per la realizzazione di una centrale di cogenerazione di piccole dimensioni da proporre come modello a tutto il territorio. Il recupero di capannoni dismessi è stato un altro dei temi affrontati ed il presidente del Consorzio di Gorizia Adriano Medeot ha proposto la creazione di un indotto d'eccellenza con la conversione di spazi destinati al manifatturiero in strutture per la meccanica aeronautica, un progetto in cui, ha detto, "il Consorzio di Gorizia potrebbe fare la sua parte". L'elevato tasso dei mutui per le infrastrutture è un altro dei "mali comuni" denunciato oggi dai Consorzi industriali al pari della scarsa disponibilità degli istituti bancari a sostenere tali opere ed il tavolo ha accolto la proposta dell' 'IRAP zero' per i primi cinque anni come punto forte di un pacchetto di agevolazioni da riservare alle aziende di nuovo insediamento. Una scelta che, è stato detto, porterebbe nuove entità produttive in Friuli Venezia Giulia, con conseguenti ricadute positive anche per le entrate della Regione. ARC/LVZ