Avio (TN), 16 lug - Siamo parte dell'Italia che funziona, rivendichiamo con serenità il rispetto dell'autonomia speciale, abbiamo dimostrato responsabilità davanti alle difficoltà finanziarie nazionali siglando precisi patti con lo Stato. Davanti a provvedimenti del Governo che non tengono conto di tutto questo, e soprattutto degli impegni assunti, chiediamo un immediato incontro con il presidente del Consiglio dei Ministri, presentiamo attraverso i nostri parlamentari degli emendamenti al decreto sulla revisione della spesa per salvaguardare le prerogative costituzionali e, qualora non avessimo risposte positive, siamo pronti a ricorrere alla Corte Costituzionale. I presidenti delle Regioni autonome Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, e Valle d'Aosta, Augusto Rollandin, e delle Province autonome di Trento e Bolzano, Lorenzo Dellai e Luis Durnwalder, hanno ribadito queste posizioni in un incontro svoltosi questo pomeriggio ad Avio, al quale ha partecipato anche l'assessore regionale alle Finanze Sandra Savino. La lettera che i presidenti invieranno al presidente del Consiglio dei Ministri spiegherà come le autonomie speciali intendono partecipare al risanamento della finanza pubblica, ma non possono accettare che non si tenga conto che questo deve avvenire attraverso trattative bilaterali in attuazione degli statuti speciali. Anche un Governo tecnico, hanno detto, deve rispettare la Costituzione e il richiamo che facciamo, hanno ribadito i presidenti, non è difesa di privilegi, ma volontà di difendere una visione dello Stato moderno, efficiente e in dialogo attento con i territori, e non solo quelli ad autonomia speciale. Il presidente Renzo Tondo, che questa mattina ha incontrato i parlamentari ed i capigruppo del Consiglio regionale, ha riaffermato la necessità che i tavoli bilaterali con il Governo superino la fase in cui si ricevono strette di mano e si dimostra cortesia senza poi produrre qualche cosa di concreto. Siamo disposti a fare la nostra parte, ha detto Tondo, ma il Governo rispetti le competenze che gli Statuti ci assegnano. Anche il presidente del Friuli Venezia Giulia ha sostenuto che, se tutti i tentativi di dialogo non avessero esiti positivi, l'ultima carta delle specialità sarà il ricorso alla Corte Costituzionale. ARC/GB