Trieste, 03 mag - Un'occasione di dialogo, una "piattaforma"
per esporre i diversi punti di vista degli scienziati, degli
accademici, degli industriali, degli esperti governativi per
cercare di capire in che modo, attraverso l'istruzione, la
ricerca e l'innovazione, si potrebbe ridurre il gap tecnologico
tra il Nord ed il Sud del mondo, soprattutto in campi come le
nanoscienze, la bioingegneria o le tecnologie dell'informazione e
della comunicazione.
E' questo lo scopo, delineato dal direttore del Centro
internazionale di Fisica Teorica/ICTP di Trieste, Katepalli
Sreenivasan, del Forum mondiale G8-Unesco sul ruolo della
conoscenza per lo sviluppo sostenibile in programma nel capoluogo
giuliano (Stazione Marittima) dal 10 al 12 maggio prossimi, che ß
stato illustrato nel corso di una conferenza stampa oggi a
Trieste, nel Palazzo della Regione, con la partecipazione
dell'assessore all'UniversitÖ e Ricerca del Friuli Venezia
Giulia, l'assessore provinciale all'Educazione Ambientale,
l'assessore comunale alla Pianificazione Territoriale e Turismo,
il vice direttore dell'ICTP Claudio Tuniz.
Il Forum viene promosso a Trieste (da ministero degli Esteri,
Unesco ed ICTP) a seguito delle decisioni assunte nel summit del
G8 di San Pietroburgo, nel cui ambito venne approvato il
documento "Educazione per le societÖ innovative nel XXI secolo"
per l'avvio di sinergie tra la scienza e l'educazione in chiave
dell'innovazione tecnologica.
Un grande riconoscimento dunque per la cittÖ e per l'intera
regione, ha osservato l'assessore del Friuli Venezia Giulia
(un'opportunitÖ per Trieste, hanno rilevato gli esponenti di
Provincia e Comune), una scelta azzeccata che conferma la
vocazione all'innovazione del nostro territorio regionale,
connotato da un patrimonio storico ed attuale votato alla
multiculturalitÖ ed alla multietnicitÖ.
Un riconoscimento pertanto non formale al Friuli Venezia Giulia
ed al suo capoluogo, che ospiterÖ per tre giorni 600/700 delegati
di 60 Paesi e, fra questi, il presidente del Consiglio dei
ministri, il direttore generale dell'Unesco Koichiro Matsuura, i
ministri italiani all'Istruzione, all'Innovazione, all'UniversitÖ
e Ricerca, il commissario Ue per la Scienza e la Ricerca Janez
Potocnik, il Premio Nobel Carlo Rubbia, ministri e viceministri
di Cina, Russia, Sud Africa, Egitto, Kenya, Randa e Senegal, una
trentina di scienziati al vertice di organizzazioni
internazionali dedicate alla ricerca ed allo sviluppo.
I lavori del Forum prevedono tre sessioni plenarie dedicate alle
interazioni tra Governi, mondo accademico e settore privato sui
temi del rapporto tra accademia e industria, il ruolo dei Governi
nella ricerca e innovazione e l'impatto della ricerca e
innovazione sulla societÖ. Le altre sessioni saranno invece
centrate sul contributo della conoscenza allo sviluppo,
l'istruzione di base, l'energia, l'ambiente, la salute, sempre in
relazione allo sviluppo sostenibile. Sabato 12 maggio una
sessione speciale del Forum esaminerÖ infine il contributo della
ricerca scientifica, della tecnologia e dell'innovazione allo
sviluppo socioeconomico dell'Africa.
ARC/RM