Trieste, 03 lug - ''La zona franca non è solo un'idea sostenuta dall'Autorità portuale di Trieste ma un progetto fatto proprio da tutto il Friuli Venezia Giulia, un'opportunità di sviluppo per l'Italia e per questa parte dell'Europa. Perché oggi si vince o si perde tutti assieme''. Lo ha sostenuto il presidente della Regione Renzo Tondo che oggi, alla Stazione Marittima di Trieste, è intervenuto nella sessione conclusiva del convegno internazionale ''Global connectivity with the Mediterranean Basin'', promosso dalla stessa Autorità portuale, nel corso del quale sono state poste a confronto esperienze di zone franche di tutto il mondo. Il punto di partenza del progetto è il Trattato di Parigi del 1947, che assegna al porto di Trieste cinque punti franchi, uno strumento che non è mai stato sfruttato fino in fondo: ''chi ha scritto il Trattato di Parigi, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, ha avuto - secondo Tondo - un'intuizione lungimirante: favorire gli investimenti a Trieste al servizio di un'ampia area dell'Europa. Oggi con la caduta dei confini, con la fine della Guerra Fredda e l'allargamento dell'Unione europea, questa intuizione diventa più che mai attuale''. Davanti ad un uditorio formato da esperti e operatori portuali provenienti da varie parti del mondo, Tondo ha ricordato la favorevole posizione geopolitica del Friuli Venezia Giulia, baricentrica rispetto al cuore dell'Europa. E basti pensare - ha ricordato - che ben cinque capitali europee sono più vicine a Trieste di quanto non lo sia Roma. Indubbiamente fino ad oggi il Porto di Trieste, con i suoi fondali adatti ad ospitare navi oceaniche, non ha espresso tutte le sue potenzialità, ha ammesso il presidente Tondo rispondendo ad una domanda del coordinatore della tavola rotonda, il giornalista RAI Franco Di Mare. Hanno pesato la Cortina di Ferro, la frammentazione dell'hinterland, i problemi dei collegamenti ferroviari. ''Il fatto che abbiamo perso tempo - ha detto Tondo - vuol dire che a maggior ragione non dobbiamo perderne più''. Il primo importante passo è stata la decisione del ministro dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture Corrado Passera di sbloccare i fondi CIPE per la piattaforma logistica del Porto di Trieste. Adesso c'è il progetto di rilanciare la zona franca. ''È questa una partita - Tondo ha voluto rassicurare Marina Monassi, presidente dell'Autorità portuale - sulla quale, come Regione, vogliamo giocare fino in fondo''. ARC/PF