BILANCIO RIFORME, RISPARMI PER 73 MILIONI ALL'ANNO

Trieste, 28 giu - ''Un'occasione per confermare ad Andrea Garlatti la massima stima e l'apprezzamento per il lavoro svolto, per aver saputo trasferire le sue competenze all'interno dell'Amministrazione regionale, per esprimergli un ringraziamento non formale al termine del suo mandato. Garlatti rimarrà, in altre forme, un nostro prezioso collaboratore''. La conferenza stampa convocata dopo le dimissioni dell'assessore alla Funzione pubblica, Autonome locali e Coordinamento delle Riforme, annunciate questa mattina in Consiglio e poi formalizzate in Giunta, è servita al presidente della Regione Renzo Tondo, e allo stesso Garlatti, per tracciare un bilancio di tre anni particolarmente intensi di riforme della macchina amministrativa. Un bilancio che si può riassumere in una cifra: 73 milioni di euro all'anno di risparmi strutturali nelle spese di funzionamento di Regione, Enti locali e Sanità, risparmi che sono già stati e saranno destinati in futuro ad investimenti, alla riduzione della pressione fiscale, alle spese per la protezione sociale. Il presidente Tondo ha confermato che, con l'uscita di Garlatti, il numero di assessori sarà ridotto da 10 a 8, dopo che neppure Vladimir Kosic alla Salute era stato sostituito, confermando così l'impegno assunto nelle dichiarazioni programmatiche del settembre scorso. Nei prossimi giorni le deleghe dell'assessore uscente saranno infatti ridistribuite all'interno della Giunta. Garlatti ha confermato le ragioni personali delle dimissioni, nella consapevolezza di aver portato a termine gli obiettivi prefissati. ''Non sta a me giudicare se quello che ho fatto è poco o tanto - ha detto - ma credo di essere riuscito ad introdurre alcune innovazioni di sostanza e di aver tracciato un percorso da proseguire con decisione. Non c'è alternativa ai cambiamenti delle modalità organizzative, alla razionalizzazione e all'ammodernamento della Pubblica Amministrazione''. Il mandato che Garlatti aveva ricevuto dal presidente era chiaro: ''governare meglio e spendere meno'', confermando e rafforzando la strada già intrapresa sin dall'inizio della nuova legislatura con la riduzione dei dirigenti, l'accorpamento delle funzioni, l'abolizione dell'Agenzia della Sanità. Dal 2007 al 2011 i dirigenti sono passati da 145 a 114 (-21,4 per cento), la spesa complessiva per il personale regionale si è ridotta da 173 a 156 milioni di euro (-9,6 per cento), i posti nelle segreterie degli assessori da 44 a 27, le spese di funzionamento, comprese le ''auto blu'', da 19,9 a 14,9 milioni (-25,2 per cento). Negli Enti locali il personale è calato di 719 unità (-5,5 per cento pari ad oltre 25 milioni di euro) e la revisione dei compensi degli amministratori ha permesso di risparmiare altri 1,2 milioni (-8,1 per cento). In Sanità, accanto ai risparmi per l'abolizione dell'Agenzia (2 milioni), si sono aggiunti 20 milioni attraverso il riequilibrio del turn over, che hanno consentito di incrementare i servizi ai cittadini. Tra le partite più delicate portate a termine dall'assessore, sono stati ricordati fra gli altri il rinnovo del contratto del pubblico impiego, con forti elementi di premio alla produttività, il superamento delle Comunità montane, l'istituzione della Scuola della Funzione pubblica regionale, la riforma dell'Insiel, il varo della previdenza complementare regionale. ARC/PF