PROGRAMMAZIONE: SAVINO ILLUSTRA ACCORDO SU "SIN" TRIESTE

Trieste, 28 mag - Nessun calcolo forfettario per il danno ambientale; nessuna responsabilità oggettiva; nessuna soluzione precostituita per la bonifica delle acque sotterranee. Sono questi i tre presupposti-chiave della nuova e definitiva versione dell'Accordo di Programma sulla bonifica del Sito inquinato di Interesse Nazionale (SIN) di Trieste, che l'assessore regionale alla Programmazione Sandra Savino ha illustrato oggi alle parti sociali in un incontro che si è svolto nella sede della Presidenza della Regione. I rappresentanti delle imprese (Confindustria e Confartigianato) e dei sindacati hanno confermato la loro soddisfazione per l'Accordo sottoscritto venerdì scorso in Prefettura fra le istituzioni locali e il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, perché basato su principi radicalmente diversi rispetto alle versioni precedenti, sulle quali non c'era mai stata intesa, e per i tempi brevi con cui si è arrivati alla soluzione (solo tre mesi). L'assessore Sandra Savino, nell'incontro di oggi con le parti sociali, era affiancata da alcuni dirigenti regionali e soprattutto dal consulente giuridico del ministro Clini, l'avvocato Paolo Dell'Anno, che ha potuto illustrare nel dettaglio i contenuti dell'Accordo e rispondere alle richieste di approfondimento dei rappresentanti delle imprese interessate. L'Accordo di Programma permetterà adesso di riperimetrare l'area escludendo i terreni non inquinati e di progettare gli interventi di bonifica in modo che siano commisurati a obiettivi di qualità delle acque e, nello stesso tempo, di uso del suolo per progetti industriali. Si punta inoltre a facilitare i programmi di investimento, attraverso procedimenti amministrativi certi, soprattutto nei tempi, e alla disponibilità di procedure negoziali. Il SIN sarà suddiviso sostanzialmente in tre parti, ciascuna con un suo specifico soggetto attuatore. Per i cosiddetti Piccoli operatori, che potranno usufruire di un piano di caratterizzazione unitario, il soggetto attuatore sarà la Regione attraverso l'Ente Zona Industriale di Trieste (EZIT); i Grandi operatori saranno soggetti titolari per proprio conto; il ministero dell'Ambiente (Autorità portuale) si occuperà delle aree a mare. ARC/PF