SEMINARIO SUI FATTORI COMPETITIVI DEL TERRITORIO

Scodovacca di Cervignano, 19 apr - Il presidente della Regione ß intervenuto oggi, al centro Ersa di Scodovacca di Cervignano, al seminario di aggiornamento permanente dello Studio Ambrosetti dedicato alle strategie per la competitivitÖ territoriale, rivolto ad una trentina di manager privati e pubblici di aziende ed organizzazioni dell'Italia settentrionale. Al seminario sono anche intervenuti Andrea Beretta Zanoni, docente di Strategia e Politica aziendale all'UniversitÖ di Verona, e Valerio De Molli, managing partner di Ambrosetti Europe. La "ricchezza" di un territorio, ha sottolineato nell' intervento conclusivo il presidente, sta in particolare nella capacitÖ di favorire la nascita, l'attrazione e la crescita di aziende ad alto tasso di conoscenza e dunque in questa proiezione l'Amministrazione regionale ha puntato sull'attrattivitÖ e la qualitÖ di vita che connotano il Friuli Venezia Giulia. Ma ovviamente non basta l'intervento pubblico per una concreta gestione strategica del territorio, hanno confermato Beretta Zanoni e De Molli: se, infatti, sono le amministrazioni, cioß la politica, che deve dare le giuste risposte alle domande fondamentali della competizione territoriale, gli altri due irrinunciabili attori chiave sono rappresentati dalla comunitÖ economica di quel territorio (che deve assicurare lo sviluppo delle proprie imprese) e dalla societÖ civile, che deve garantire la continuitÖ di un processo certamente molto più lungo della durata dei mandati di ogni pubblica amministrazione. In questo scenario il compito del pubblico, ha sottolineato il presidente della Regione, deve essere quello di legiferare, di regolamentare, di programmare, di erogare servizi e di assumere il ruolo di "facilitatore" dei processi. Ecco allora che ß compito della Regione, per favorire l'innovazione, promuovere questa cultura e soprattutto rendere disponibili le risorse, siano esse umane, conoscitive, finanziarie, materiali (infrastrutture) ed amministrative. Resta comunque il fatto che solo da un'ottimale collaborazione tra pubblico e privato può derivare il rafforzamento della capacitÖ di un territorio di esprimere una crescita significativa, ha indicato il presidente del Friuli Venezia Giulia. Crescita che peraltro può essere vanificata se la dimensione territoriale non ß adeguata, come quella del Friuli Venezia Giulia: da qui l'esigenza, ha infine osservato il presidente, anche di fare massa critica, costituendo un'Euroregione - con Veneto, Carinzia, Slovenia e due Contee croate dell'arco costiero adriatico - nella quale integrare i rispettivi sistemi economici, sociali e culturali per essere territorialmente competitivi nell'attuale scenario della globalizzazione internazionale. ARC/RM