Latisana, 5 mag - "La Protezione civile del Friuli Venezia Giulia rappresenta un modello esemplare per l'intero Paese e la sua efficacia non potrà essere cancellata da un provvedimento del Governo".
Lo ha ribadito il vicepresidente della Giunta regionale Luca Ciriani, intervenendo a Latisana alla consegna di un nuovo mezzo di trasporto fuoristrada, che potrà essere impiegato nelle emergenze e per la prevenzione, soprattutto lungo gli argini del fiume Tagliamento. Il mezzo, un 'pick up' attrezzato con verricello, e dotato del modulo anticendio, come hanno specificato il sindaco Salvatore Benigno e il responsabile della Protezione civile del latisanese Rolando Bortoluzzi, è adatto alle ispezioni anche sulle aree golenali del fiume meno facilmente raggiungibili. La sua consegna fa seguito ad un impegno preso da Ciriani in occasione dell'allagamento di una parte del territorio comunale, che fu causato da piogge alluvionali.
Il vicepresidente Ciriani, presente il direttore della protezione Civile regionale Guglielmo Berlasso, si è soffermato su un problema burocratico che frena la sistemazione degli argini del Tagliamento nella parte a Sud di Latisana: essi sono di competenza del Genio civile, che però non dispone delle risorse necessarie per i lavori; lo Stato vorrebbe fossero Regione e Comuni a metterle a dispozione. Per Ciriani la Protezione civile non deve neppure essere utilizzata dallo Stato per -"operazioni di cassa". La Regione respinge infatti l'ipotesi del Governo "di aumentare ulteriormente il costo dei carburanti per coprire le spese della Protezione civile nazionale". Tutti questi fattori, per il vicepresidente dimostrano la necessità di mantenere in capo all'Amministrazione regionale le competenze della Protezione civile che è in grado di essere finanziata direttamente, come è stato fino ad oggi, attraverso il bilancio della Regione.
Una Protezione civile, quella del Friuli Venezia Giulia, che è fatta di volontari ormai altamente specializzati negli interventi. Lo confermano i risultati e il plauso ottenuto nelle emergenze dalle squadre e dalla struttura della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia. Ma c'è un altro aspetto che avvalora la posizione della Regione rispetto al settore. Il fatto, innegabile, come ha soggiunto Ciriani, che i volontari della Protezione civile e gli amministratori locali conoscono a fondo il territorio. Ciò risulta di capitale importanza nella prevenzione, ma anche negli interventi di emergenza in occasione delle calamità. Nonostante le risorse disponibili siano minori rispetto al passato, in conseguenza dell'attuale situazione economica, secondo Ciriani le competenze e l'esperienza consolidata della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia consentiranno anche in futuro di fare fronte ad ogni tipo di necessità della nostra comunità. La Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, ha concluso il vicepresidente, per tutti questi motivi sarà tutelata a tutti i livelli contro manovre che vorrebbero far ritornare indietro di decine d'anni l'orologio della esperienza maturata nella nostra realtà.
Prima di Ciriani, il sindaco Salvatore Benigno, presenti gli amministratori locali e dell'ambito distrettuale, nel ringraziare la Regione per gli interventi realizzati, in atto, e progettati per la messa in sicurezza degli argini del Tagliamento, ha auspicato a tale proposito che vengano avviate le procedure per l'acquisizione delle relative competenze dallo Stato alla Regione. E a sua volta ha citato l'efficace e riconosciuta esperienza del gruppo dei volontari della locale squadra comunale, in momenti difficili per le comunità dell'Abruzzo e delle Marche. Ma anche in emergenze più lontane nel tempo. La squadra comunale di Latisana, come ha ricordato il responsabile, Bortoluzzi, è nata nel 1984 su iniziativa dell'allora assessore comunale Enrico Cottignoli, per poi rafforzarsi nel tempo e affinare le proprie capacità specialmente negli interventi sulle calamità causate dalle acque. Attualmente si compone di 21 uomini ai quali se ne aggiungeranno altri 5 tra breve. ARC/CM