Grado, 13 apr - ''I pubblici amministratori sono chiamati a dimostrare impegno, sobrietà, onestà e capacità di progettare e sostenere linee di sviluppo che guardino al futuro''. Lo ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo in apertura del Convegno ecclesiale ''Aquileia 2'', che si sta svolgendo tra Grado ed Aquileia 22 anni dopo il primo confronto tra i cristiani del Triveneto, dedicato allora alle ''Comunità cristiane ed il futuro delle Venezie''. ''La grande crisi economica e finanziaria che dal 2008 stiamo attraversando pone a noi tutti interrogativi importanti - ha aggiunto il presidente - e le risposte devono produrre fatti che corrispondano alle richieste di chi è padre o madre di famiglia e non arriva alla fine del mese, di chi ha perso il lavoro e non trova occupazione, del giovane che si interroga sulla strada da prendere per il proprio futuro''. Sobrietà, impegno e capacità di dare risposte concrete a chi è stato ed è colpito dalla crisi economica rappresentano quindi, per Tondo, ''la sfida che noi, responsabili della gestione del bene comune, dobbiamo vincere''. Imperniato sul tema ''Testimoni di Cristo, in ascolto'', ''Aquileia 2'' ha portato a Grado 580 delegati provenienti dalle 15 diocesi del Nordest ed è frutto di un lavoro incentrato, tra l'altro, sulla memoria del percorso fatto dalle comunità cristiane negli ultimi quattro lustri. ''Anni di grandi cambiamenti politici e sociali, nazionali ed internazionali, che hanno portato i cristiani del Triveneto ad affrontare la secolarizzazione, il pluralismo, l'impegno politico e sociale in un quadro di nuova evangelizzazione'', ha detto il presidente Tondo, sottolineando che ''lo stesso impegno delle comunità cristiane è stato vissuto dalla società civile, dai responsabili politici impegnati ad interpretare i segni del cambiamento politico e sociale per dare le risposte adeguate''. Aprendo i lavori, dopo il saluto di Tondo e del sindaco di Grado Edoardo Maricchio, l'arcivescovo di Gorizia Dino De Antoni ha notato come il convegno, che vede la presenza anche di presuli provenienti da Austria, Slovenia e Croazia, sia anche una risposta all'invito rivolto lo scorso anno ad Aquileia da Papa Benedetto XVI. ''Il Nordest dell'Italia è testimone ed erede di una storia ricca di fede, di cultura ed arte i cui segni sono ancora ben visibili nell'odierna società secolarizzata - ha detto De Antoni citando il Papa - e l'esperienza cristiana ha forgiato un popolo affabile, laborioso, tenace, solidale''. ''Una comunità attenta e responsabile che vuole reagire'' e che, ha ricordato il presidente della Regione, vive ''in un'area dove le attese create dalla caduta dei confini politici, economici e culturali hanno incrociato la richiesta di innovazione in tutti i settori, dalla scuola all'industria, dal sociale alla salute, dall'istruzione alla cultura, una sfida accettata e affrontata, che nell'andare del tempo è diventata sempre più impegnativa''. ARC/LVZ