Trieste, 11 apr - Entro i prossimi due mesi avranno inizio i
lavori per spostare il parco ferroviario dal centro del Molo VII
al lato Nord, con la realizzazione di 5 binari serviti da 2 gru
ferrate. Lunghi 600 metri, i binari saranno quindi in grado di
accogliere, finalmente, anche i treni blocco.
Le opere serviranno a migliorare ulteriormente la funzionalitÖ
del terminal container triestino per cui, conferma il presidente
di Italia Marittima (ex Lloyd Triestino) Pierluigi Maneschi, sono
previsti finanziamenti a breve termine di circa 25 milioni di
euro mentre più o meno altri 70 milioni serviranno al suo
prolungamento di circa 400 metri.
La struttura ß stata visitata oggi dall'assessore regionale alla
Pianificazione territoriale, MobilitÖ e Infrastrutture di
Trasporto, Lodovico Sonego, "per fare il punto di un cammino
avviato due anni e mezzo fa e che sta procedendo nella giusta
direzione".
"Quando il Governo regionale ha iniziato il suo mandato, il
terminal aveva toccato il suo minimo storico - ha detto
l'assessore - ma oggi siamo in presenza di una netta inversione
di tendenza; il 2006 ß stato un buon anno ed il 2007 sarÖ ancora
migliore. Il Molo VII ha superato il periodo critico e si sta
avviando con autorevolezza verso una fase di sviluppo".
I dati illustrati dal presidente di Trieste Marine Terminal
(TMT), Fabrizio Zerbini, che ha accompagnato l'assessore nella
visita assieme a Maneschi e al vicepresidente di Italia Marittima
Maurizio Salce, confermano il buon andamento.
Dal 2003, anno del picco negativo con 118 mila teu movimentati,
al 2006, l'incremento del traffico ß stato del 79 per cento. Lo
scorso anno infatti i teu movimentati sono stati 221 mila e
quest'anno la cifra dovrebbe aumentare, secondo le previsioni, a
250 mila teu. In futuro il tasso di crescita annua dovrebbe
aggirarsi attorno al 20 per cento ma giÖ nei primi tre mesi del
2007 l'incremento, rispetto allo stesso periodo dello scorso
anno, ß stato di oltre il 27 per cento.
Il risultato "ß sicuramente da attribuire alle energie
imprenditoriali e gestionali che sono state dispiegate in questi
anni - dichiara Sonego - ma ß dovuto anche, ed in modo rilevante,
all'impegno della Regione, che supporta la portualitÖ triestina
in maniera consistente perchá sappiamo che, oltre ad essere una
scelta strategica dal punto di vista ambientale, essa porta
occupazione, sviluppo economico ed entrate tributarie che fanno
un gran bene al bilancio della Regione".
"Non ho timore nel dire - continua l'assessore - che non c'ß
Regione italiana che sostenga i suoi porti quanto sta facendo il
Friuli Venezia Giulia. Usiamo le leve della politica e delle
istituzioni ma soprattutto mettiamo a disposizione mezzi
economici rilevanti, non ultimi i fondi deliberati (quasi 7
milioni di euro a copertura di un mutuo quindicennnale) alla fine
di marzo".
La Regione sta infatti affiancando la ripresa del Porto di
Trieste e del Terminal container in particolare, una ripresa
iniziata peraltro con la gestione di quest'ultimo da parte di
Trieste Marine Terminal, a partire dal 2004.
Da allora, la societÖ ha avviato un processo riorganizzativo
corposo e che oggi si sintetizza in 363 giornate di lavoro (24
ore al giorno su più turni ogni giorno dell'anno meno il 1
maggio, il 15 agosto ed il 25 dicembre), 105 operatori assunti e
formati da TMT, operazioni di carico e scarico nei tempi previsti
dalle compagnie di navigazione, valorizzazione dei punti di forza
dello scalo giuliano e grande sinergia operativa con l'interporto
ferroviario di Cervignano, dal momento che questa struttura "ß
tra le cinque migliori d'Italia nel suo genere e ha 6 binari da
750 metri adatti ai treni blocco" ha ricordato Zerbini,
sottolineando, assieme a Maneschi, l'importanza della connessione
tra trasporti marittimi e ferroviari.
Convinzione peraltro condivisa da Sonego, che ha ricordato il
lavoro dell'Amministrazione regionale a favore del collegamento
ferroviario tra il Porto di Trieste e Monaco. "Oggi - ha notato
l'assessore - ß giÖ operativo su questa direttrice un treno
blocco settimanale, ma a maggio ne sarÖ attivo un secondo ed
entro l'anno ß prevista l'operativitÖ di un terzo treno blocco".
ARC/Luciana Versi Zambonelli