Trieste, 27 mar - Saper scegliere le eccellenze del territorio regionale per condividerle con la rete delle altre province e regioni del Nord Est, costruendo così una candidatura forte in grado di competere con le altre città italiane in lizza per l'assegnazione della sede.
Così l'assessore regionale alla Cultura Elio De Anna ha sintetizzato la strategia vincente che il Friuli Venezia Giulia dovrà adottare per partecipare e sostenere Venezia quale Capitale europea della Cultura per il 2019. Oggi a Trieste, nel Palazzo della Regione in piazza Unità d'Italia, si è volto un incontro tecnico al quale sono state invitate le quattro Province e i Comuni capoluogo della regione nonché le amministrazioni delle località turistiche del Friuli Venezia Giulia. Il responsabile ufficiale della candidatura, Maurizio Cecconi, ha illustrato i passi che le varie istituzioni stanno compiendo per sostenere il progetto che ha come denominatore comune il forte legame tra cultura ed economia. In particolare sono stati individuati i temi forti che dovrebbero caratterizzare le attività delle quattro province della nostra regione. Udine si focalizzerà su "Stare e andare, la cultura dell'abitare" nonchè su "Archeologia tra conservazione e valorizzazione" mentre a Pordenone è stato proposto il tema dell'editoria; Gorizia potrebbe lavorare sul filone della Grande Guerra a cui si aggiunge il "Rapporto tra arte e Dio", mentre Trieste si concentrerà sul comparto della scienza e multireligiosità.
Nel definire questi ambiti di azione, l'attenzione si è soffermata su quelle peculiarità che ogni territorio è in grado di esprimere, che siano però al contempo in linea con le richieste avanzate dall'Unione Europea e contenute nel bando di gara. Inoltre è stato definito anche il cronoprogramma che porterà Venezia, al pari di numerose altre città italiane, ad avanzare la propria candidatura. Il primo gennaio del 2013 il Governo nazionale dovrà emettere il bando (che è già in fase di elaborazione), e nei dieci mesi successivi le città interessate dovranno esprimere la propria candidatura con un progetto. Una commissione, composta da sette rappresentanti dell'Ue e sei del Governo italiano, valuteranno le proposte mentre nei primi mesi del 2015 il Consiglio d'Europa decreterà il vincitore.
"Vista la tabella di marcia - ha spiegato Cecconi - entro la fine del 2012 andranno definiti area per area i temi che i vari territori dovranno esprimere, sulla base dei quali poi dovrà essere compiuta l'azione di lobby per dare un peso alla proposta progettuale di Venezia e il Nord Est Capitale europea della Cultura del 2019". Da parte sua l'assessore De Anna ha ribadito la necessità che tutti gli attori protagonisti compiano un gioco di squadra per poter centrare l'obiettivo: "Il Friuli Venezia Giulia - ha detto - è in grado di esprimere numerosi temi che possono inserirsi nell'ambito di questo ambizioso progetto. Tuttavia va compiuta una cernita, sapendo scegliere ciò che è più funzionale alla candidatura, sapendo 'spuntare' qualche individualità mettendosi a disposizione del collettivo. Ora andranno convocati, provincia per provincia, quattro tavoli con tutti gli attori protagonisti che dovranno concentrarsi per definire la propria proposta progettuale che poi dovrà essere condivisa e messa in rete con le altre province del Veneto e del Trentino Alto Adige". Per quanto riguarda le altre province del Veneto e del Trentino Alto Adige, i temi sono i seguenti. Trento: economia, ambiente e innovazione. Bolzano: contemporaneità, multilingusimo, sostenibilità. Rovigo: Natura e Delta del Po. Belluno: arte e artigianato. Treviso: il design. Vicenza: "Tra tradizione e innovazione: oro e tessuto" e architettura. Verona: natura, paesaggio e agroalimentare. Padova: i saperi della conoscenza e del culto. ARC/Com/NNa