TONDO E DE ANNA INAUGURANO MOSTRA SU REALISMO SOCIALISTA

Villa Manin di Passariano, 23 mar - ''Il Friuli Venezia Giulia è più vicino a sette capitali europee di quanto non lo sia a Roma, per questo siamo stati testa di ponte verso i paesi dell'Est, ora siamo una cerniera. In Italia ci sono quattro esperienze di macroregione: per noi la macroregione significa mettere assieme Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia, in attesa di Slovenia e Croazia: una euroregione che potrà contare su oltre 10 milioni di abitanti. Spesso sottovalutiamo il valore di essere al centro di una realtà multiforme: qui si incrociano tre culture: latina, tedesca e slava''. Lo ha affermato il presidente della Regione Renzo Tondo intervenendo, assieme all'assessore regionale alla Cultura Elio De Anna e ai consiglieri regionale Piero Colussi e Paolo Menis, all'inaugurazione della mostra ''Realismo Socialista. Cecoslovacchia 1948-1989'', che da domani all'8 luglio è allestita a Villa Manin di Passariano per iniziativa dell'Azienda speciale di Villa Manin e della Fondazione Eleutheria, dalla cui collezione provengono le circa 150 opere esposte. E a proposito di Villa Manin, Tondo ha ricordato che ''Codroipo ospita questa Villa e le Frecce Tricolori: due eccellenze del Friuli Venezia Giulia; Villa Manin è divenuta un centro internazionale: doveroso l'apprezzamento della Regione per il lavoro che qui si fa per stimolare con l'interesse artistico anche quello turistico''. Sulla mostra sul realismo socialista, il presidente ha sostenuto che ''per noi la Primavera di Praga volle dire capire il cambiamento che arrivava. È positivo recuperare queste testimonianze perché esse sono storia e sarebbe un errore eliminarle. L'auspicio è far sì che la coniugazione fra economia e cultura divenga elemento di sviluppo. Nel mondo si vince tutti assieme''. Da parte sua l'assessore De Anna ha detto che ''con questa mostra la nostra regione ribadisce e attualizza la sua vocazione internazionale. Da sempre immersa nell'atmosfera mitteleuropea, quella vocazione internazionale ebbe un primo impulso con la Comunità di Lavoro Alpe-Adria, quando i confini erano ancora chiusi e c'erano i muri; cambia prospettiva ma non finalità oggi con la nuova Europa quando il Friuli Venezia Giulia da regione marginale e di confine diviene cuore pulsante della 'nuova Europa'. In questo quadro di macroregione, la cultura diventa un collante''. Nell'occasione De Anna ha anche messo in evidenza il ruolo di Villa Manin nel quadro della politica culturale della Regione: ''questo storico edificio, che la Regione considera il centro per l'arte in Friuli Venezia Giulia, ospitando mostre diverse e provenienti come in questo caso da lontano, consente di mettere a confronto culture diverse, divenendo un alambicco dove distillare il meglio della cultura europea e da dove possono partire iniziative in stretta sinergia con il territorio''. ''La mostra - ha concluso - ci rappresenta un mondo che era una realtà in larga parte d'Europa, salvo poi rivelarsi fallace e implodere nonostante i suoi ideali che erano comunque diversi da quelli nostri in Occidente''. Anche Enzo Cainero, commissario straordinario di Villa Manin, ha posto l'accento sulla ''internazionalizzazione che caratterizza l'attività della Villa in una visione triennale. Questa mostra doveva andare a Shanghai e invece la Fondazione Eleutheria ha deciso di portarla a Villa Manin. L'operazione Villa Manin-Praga dovrà continuare portando il Friuli Venezia Giulia a Praga''. All'inaugurazione hanno portato il saluto anche il sindaco di Codroipo Fabio Marchetti; Vaclav Novotny, assessore alla Cultura della Municipalità di Praga; l'ambasciatore della repubblica ceca a Roma, Petr Burianek; l'ambasciatore italiano a Praga, Pasquale D'Avino. Da parte sua il presidente della Fondazione Eleutheria Francesco Augusto Razetto si è soffermato sulla collezione di circa 600 opere, da cui arrivano le 150 esposte a Passariano, frutto di una ricerca continua che testimonia una storia politica e sociale. All'inaugurazione erano presenti anche Elisa Bradacova, Console generale della Repubblica Ceca a Roma, Paolo Sabbatini, direttore dell'Istituto Italiano di Cultura a Praga, Vladimir Rosel, direttore della Galleria Nazionale di Praga, Ri Kwang II, Ambasciatore della Corea del Nord a Praga, Paolo Petiziol, Console onorario della Repubblica Ceca. ARC/NNa