RICCARDI INAUGURA COMPLESSO ATER A SESTO AL REGHENA

Marignana di Sesto al Reghena (PN), 17 mar - "Un intervento importante, che qualifica l'operato dell'ATER-Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale di Pordenone e che va nel senso di un nuovo modo di pensare all'edilizia nel suo complesso e di quella sociale in particolare: recuperare il patrimonio edilizio esistente o meglio ancora, come in questo caso, un intero compendio che una volta abitato ridà vita ad un intero borgo". Così si è espresso l'assessore regionale ai Lavori pubblici Riccardo Riccardi, intervenuto stamani all'inaugurazione del recupero da parte dell'ATER del Friuli Occidentale di un complesso agricolo a Marignana di Sesto al Reghena. Tra gli altri, erano presenti anche il consigliere regionale Daniele Gerolin e gli allievi di due classi dell'Istituto per Geometri "Sandro Pertini" di Pordenone. Un intervento che è un esempio: quello di Marignana è un borgo dentro il borgo - come ha illustrato il presidente dell'ATER Claudio Serafini - un compendio agricolo del '500, divenuto nel tempo proprietà di una comunità religiosa di Padova, tutelato dai Beni Culturali, acquisito dall'ATER di Pordenone, che ha progettato ed eseguito i lavori anche con l'aiuto finanziario della Regione (sono stati investiti circa 3 milioni di euro) recuperando assetto originario e affreschi degli edifici e realizzando 16 alloggi di edilizia sovvenzionata, che da oggi saranno abitati e vissuti da altrettante famiglie che non hanno la possibilità economica di accedere alla proprietà della casa o ad affitti onerosi. Per questo Riccardi - nel ringraziare quanti hanno operato e i progettisti che hanno meritato la menzione d'onore al Premio nazionale di architettura "Raffaele Sirica 2010" - ha sottolineato la necessità per l'ente pubblico, ATER comprese quindi, di garantire la risposta ad un bisogno di accesso alla prima casa che è radicalmente cambiato in questi ultimi anni, in una condizione di sempre maggiori ristrettezze di bilancio degli enti pubblici e finanziarie dei cittadini a causa della crisi e del precariato lavorativo". "È nostro dovere - ha insistito l'assessore - mantenere la coesione sociale dando risposte, anche grazie alla cultura della solidarietà che da noi è sempre viva ed efficace, prima di tutto a coloro che, da soli, non possono farcela. Anche in questa prospettiva devono cambiare le modalità operative delle ATER del Friuli Venezia Giulia pensando sempre di più alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, alle innovazioni tecniche nell'edilizia e a quant'altro può aiutare chi attende di avere una casa". Parole di apprezzamento per l'intervento edilizio "che è anche una strategia urbanistica di ampio respiro" sono venute dal sindaco di Sesto al Reghena Ivo Chiarot, mentre il vicepresidente della Provincia di Pordenone Eligio Grizzo, ha espresso il concetto "di storia e di identità che un recupero del genere comporta e che va preservato da chi ci abiterà". Da parte sua il presidente nazionale di Federcasa Emidio Ettore Isacchini, ha messo in evidenza il momento difficile che vivono gli enti che devono rispondere alla richiesta di edilizia sociale. La benedizione è stata infine impartita dall'abate di Sesto al Reghena mons. Giancarlo Stival. ARC/NNa