Trieste, 27 feb - Nella sfida che le Università di Trieste e Udine hanno lanciato per arrivare ad un ''patto federativo'', l'Amministrazione regionale sarà al loro fianco, senza esitazioni. Lo ha assicurato il presidente della Regione Renzo Tondo che, questo pomeriggio, ha partecipato all'inaugurazione dell'Anno accademico 2011-2012 dell'Ateneo triestino, alla presenza del ministro dell'Ambiente Corrado Clini. Dopo l'intervento introduttivo del Magnifico Rettore Francesco Peroni, e del ministro, hanno parlato anche i rappresentanti delle istituzioni locali: accanto a Tondo, il sindaco di Trieste Roberto Cosolini, e la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat. Tondo ha ricordato il livello di eccellenza raggiunto dal sistema universitario del Friuli Venezia Giulia, come dimostrano tutte le graduatorie nazionali e internazionali. Secondo il presidente della Regione, è tuttavia necessario in questa fase saper affrontare il cambiamento, non subirlo, e ciò vale in primo luogo per le Pubbliche amministrazioni, alle quali è richiesto dunque uno sforzo aggiuntivo di ammodernamento. ''Un processo non facile, perché deve intaccare - ha detto - logiche di potere e meccanismi consolidati, rendite di posizione''. In questo senso la Regione ''ha molto apprezzato il percorso che l'Università di Trieste, in parallelo con quella di Udine, ha avviato per cambiare in modo significativo la propria organizzazione e la propria offerta didattica, un percorso non facile che ha portato alla fine all'approvazione di nuovi Statuti''. Sugli obiettivi, ha rilevato il presidente, c'è piena sintonia con la Regione. ''Accanto alla didattica e alla ricerca, le Università del Friuli Venezia Giulia hanno una terza fondamentale 'missione', che è quella di concorrere allo sviluppo economico e sociale del territorio ove sono insediate. Didattica e ricerca devono essere dunque orientate anche a far crescere il capitale umano e il tessuto delle imprese del Friuli Venezia Giulia, in termini di trasferimento tecnologico e di innovazione''. Tondo ha citato la legge regionale 2 del 2011, con la quale si punta proprio a rafforzare la ''logica di sistema'' dell'Alta Formazione, orientando le risorse a questa priorità, premiando le sinergie e i progetti condivisi. ''Non è naturalmente in gioco - ha ribadito il presidente - l'autonomia dei singoli Atenei, che è un valore da preservare. È tuttavia ormai chiaro che la competizione non si gioca tra Udine e Trieste, ma nei confronti degli altri sistemi universitari, in Italia e soprattutto in Europa''. Il ministro Clini, nel suo intervento, ha espresso apprezzamento per l'Università di Trieste, soprattutto per il suo sforzo di operare sempre di più in chiave internazionale. E proprio l'Ateneo triestino, assieme alle altre istituzioni scientifiche del Friuli Venezia Giulia, Area Science Park in testa, rappresentano secondo il ministro ''una risorsa per il Paese''. ''La crisi che stiamo attraversando - ha concluso Tondo - ci pone delle sfide, ma ci apre anche nuove opportunità. Non mi nascondo le difficoltà, ma sono anche convinto che abbiamo la capacità e la tenacia per superarle. Siamo un grande Paese, dobbiamo contribuire al suo rilancio. Il Friuli Venezia Giulia vuole esserci''. ARC/PF