Trieste, 02 apr - Regione Friuli Venezia Giulia e ministero
delle Infrastrutture condividono l'obiettivo di realizzare in
tempi brevi la terza corsia dell'autostrada "A 4" in concessione
ad Autovie Venete, nella tratta dal casello di Villesse a
Venezia. È quanto emerso nell'incontro che il presidente della
Regione Riccardo Illy ha avuto oggi a Trieste, nella sede della
Presidenza, con il ministro Antonio Di Pietro.
Il ministro, che era a Trieste per siglare quattro Accordi di
programma in tema di edilizia sociale, ha avuto modo di esaminare
il problema della terza corsia autostradale in un incontro con il
presidente Illy prima della cerimonia della firma. A questa
riunione era presente l'assessore regionale alla MobilitÖ e alle
Infrastrutture di trasporto Lodovico Sonego e, nella parte
finale, anche il presidente dell'Anas Pietro Ciucci.
È stato in particolare concordato un incontro a Roma il prossimo
24 aprile, al quale prenderÖ parte l'assessore Sonego, per
approfondire alcuni aspetti tecnici, in particolare il
coordinamento con il progetto di Rfi (Rete ferroviaria italiana)
della linea ad Alta velocitÖ ed Alta capacitÖ, che richiede una
progettazione condivisa di ponti e sovrappassi.
Il ministro ha confermato la volontÖ di coinvolgere le autoritÖ
regionali, secondo il principio della corresponsabilitÖ politica,
sulle grandi opera strategiche. "La terza corsia della 'A 4' va
fatta tutta", ha detto Di Pietro, augurandosi che si possa
arrivare rapidamente al rinnovo della concessione alla societÖ
Autovie Venete, secondo le regole stabilite dalla nuova legge
sulle concessioni.
Il presidente Illy, nel ringraziare il ministro per la volontÖ di
accelerare le procedure per il potenziamento della "A 4", si ß
soffermato sulla congestione attuale dell'autostrada e sulle
misure urgenti da prendere per diminuirne la pericolositÖ, in
attesa di completare il progetto della terza corsia.
Il presidente ha indicato quattro misure: il divieto di sorpasso
fra autocarri sull'intera tratta nelle 24 ore; maggiori controlli
da parte della Polizia stradale sul rispetto delle distanze di
sicurezza da parte dei conducenti degli autocarri; l'aumento
delle tariffe autostradali per gli autocarri (che attualmente
pagano il doppio delle automobili, anche se "consumano" la strada
dieci volte di più, quindi sono di fatto gli automobilisti a
finanziare il transito dei camion).
Quest'ultima misura costituirebbe fra l'altro un forte incentivo,
secondo Illy, a utilizzare il trasporto combinato, vale a dire il
trasporto degli autocarri sui vagoni ferroviari
nell'attraversamento della pianura Padana e sui traghetti,
partendo da Trieste o Monfalcone, per le direttrici verso il Sud
Italia.
ARC/PF