VIOLINO, AGRIEST OCCASIONE DI INCONTRO E APPROFONDIMENTO

Udine, 18 gen - "Agriest è il luogo di discussione e confronto per l'agricoltura del Friuli Venezia Giulia". Così l'assessore regionale alle Risorse rurali, agroalimentari e forestali Claudio Violino ha definito il salone della meccanica, enologia, zootecnia, biomasse, che si aprirà per la quarantasettesima edizione, al quartiere fieristico di Torreano di Martignacco, venerdì 27 gennaio, e che è stato presentato a Udine, nella sede della Federazione Banche di Credito Cooperativo (BCC). Violino, nel suo intervento, ha ribadito la complementarietà tra le rassegne Agriest e Good, dedicata all'agroalimentare, entrambe organizzate da Udine e Gorizia Fiere, anticipando che, come avvenne nell'edizione di due anni fa ad Agriest, assieme al suo staff e ai responsabili della direzione centrale delle Risorse rurali, agroalimentari e forestali e dell'ERSA, egli sarà presente per l'intera durata della rassegna (che si chiuderà lunedì 30 gennaio) in uno stand aperto ai visitatori. A disposizione per dare suggerimenti e consigli agli agricoltori e agli operatori del mondo rurale. Agriest infatti, come aveva affermato la presidente di Udine e Gorizia Fiere Luisa De Marco, intende mantenere e rafforzare il suo ruolo di riferimento per la civiltà contadina del Nord Est e per lo sviluppo del comparto, attraverso la proposta di prodotti di carattere tecnico da parte di 250 espositori, i numerosi convegni e approfondimenti sulle tematiche più attuali presenti nel programma. "Al di là della tradizione - ha infatti detto successivamente Violino commentando l'evento fieristico - Agriest è la mostra dell'agricoltura della nostra regione". Un'agricoltura che, per l'assessore, rischia di pagare duramente, in termini di rallentamento della ripresa a causa della manovra del Governo Monti che ha introdotto l'IMU e reintrodotto l'ICI anche per i fabbricati rurali collegati alla produzione agricola. Penalizzando così anche l'agricoltura del Friuli Venezia Giulia, che punta alla qualità delle produzioni lungo un cammino che, comunque, la Regione non mancherà di accompagnare. L'assessore ha infatti annunciato che per la definizione del Piano di Sviluppo Rurale per il prossimo settennio, si sta cercando di valorizzare gli elementi atti a favorire la crescita dell'agricoltura regionale. E accanto al percorso legato al marchio Tipicamente Friulano si andranno a definire alcune filiere specifiche, per individuare all'interno della PAC per il Friuli Venezia Giulia un nuovo tema per il loro rilancio. "Vogliamo interpretare - ha affermato Violino - i fondi comunitari non come un sussidio nei confronti dello svantaggio, bensì come un premio all'eccellenza; un premio a quanti producono qualità legata al territorio". "E l'attuale condizione - ha aggiunto - del mondo rurale del Friuli Venezia Giulia e del Nord Est, che dimostra di tenere alla crisi anche a livello economico, ci fa guardare con ottimismo lungo questo cammino". L'assessore ha poi citato il progetto AGER, delle Fondazioni delle Casse di Risparmio nazionali e del mondo accademico, come uno degli elementi cardine della prossima politica rurale di sviluppo. Ma un altro tassello potrebbe essere rappresentato dalla creazione di un Istituto di istruzione superiore per l'agricoltura. Per formare non soltanto agricoltori preparati, ma anche imprenditori del mondo rurale - "che divengano manager delle loro aziende". In questo articolato disegno, per Violino il marchio Tipicamente Friulano risulta essere ancor più strategico, perché nel contesto della globalizzazione del gusto mantiene l'attenzione della comunicazione attorno alle tipicità e ai valori del territorio. In chiusura, l'assessore, riprendendo gli interventi del presidente della federazione delle Banche di Credito Cooperativo, Giuseppe Graffi Brunoro, soffermatosi sull'attenzione di tali istituti di credito anche per le piccole aziende rurali, e di Nicola Galuà, direttore generale di Confcooperative FVG, ha richiamato l'uditorio sull'impegno e l'attaccamento al territorio delle BCC, che era stato mantenuto anche in tempi difficili, e sul sostegno dell'organizzazione del mondo cooperativistico alla proposta volta alla creazione di un'unica DOC per i vini della regione. Tra i presenti, i direttori dell'ERSA, Mirko Enzo Bellini, della direzione centrale delle Risorse rurali, agroalimentari e forestali, Luca Bulfone, e di Udine e Gorizia Fiere, Maurizio Tripani. ARC/CM