MOLINARO, SCUOLE DI LINGUA SLOVENA AVAMPOSTO D'EUROPA

Trieste, 13 dic - Per il Friuli Venezia Giulia, che da sempre ha tra le sue attività una proiezione internazionale che riguarda anche l'offerta formativa, le scuole con lingua d'insegnamento slovena rappresentano in qualche modo un avamposto d'Europa, per la pluralità di lingue insegnate e per l'opportunità che danno di costruire l'Europa, dal punto di vista degli orizzonti culturali e delle conoscenze, partendo dal basso. Lo ha detto l'assessore regionale all'Istruzione Roberto Molinaro intervenuto questa mattina alla breve cerimonia con cui insegnanti, studenti e personale non docente del liceo scientifico Preseren di Trieste hanno voluto festeggiare la conclusione dei lavori di ristrutturazione dell'edificio scolastico, curati dall'Amministrazione provinciale che ha utilizzato anche un contributo del Fondo Trieste. All'incontro, nel corso del quale sono stati illustrati attività e progetti dell'istituto e che è stato allietato da alcuni intermezzi musicali, accanto alla dirigente scolastica Loredana Gustin hanno partecipato, tra gli altri, la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, l'assessore provinciale Adele Pino, una rappresentante del ministero dell'Istruzione e dello sport della Repubblica di Slovenia che ha donato alla biblioteca scaffali e arredi e, infine, la console generale di Slovenia a Trieste Vlasta Valencic Pelikan. Grazie a numeri importanti (240 alunni, di cui 14 impegnati in percorsi formativi all'estero, 47 docenti tra personale di ruolo e supplenti, oltre una decina di collaboratori), il Preseren è il più grande liceo con lingua d'insegnamento slovena in Italia. Importanti le sue collaborazioni con istituzioni scolastiche, non solo italiane e slovene ma anche del resto d'Europa, grazie alla partecipazione a programmi e progetti che ne elevano la qualità formativa. Secondo Molinaro, quella delle scuole con lingua d'insegnamento slovena è dunque una presenza importante per l'intero Friuli Venezia Giulia. Del resto, ha ribadito come "la nostra sia una regione autonoma proprio perché vi sono le minoranze linguistiche che da sempre hanno chiesto ed ottenuto moltissima attenzione dalle istituzioni scolastiche". L'assessore ha quindi precisato che "questa presenza rappresenta una ricchezza per l'intera comunità regionale e non per la sola minoranza. E ciò è testimoniato anche dal crescente numero di allievi che provengono da famiglie che non appartengono alla minoranza stessa ma, evidentemente, ritengono di ricevere una formazione adeguata". In risposta alla presidente Bassa Poropat, che ha rappresentato alla Regione urgenze ed emergenze del patrimonio scolastico provinciale, considerato particolarmente vetusto, Molinaro ha anche annunciato che "già nella legge finanziaria che il Consiglio regionale sta discutendo in queste ore vi sarà qualche risposta". Rivolgendosi infine alla rappresentante del ministero dell'Istruzione sloveno, l'assessore del Friuli Venezia Giulia ha dichiarato che "siamo in procinto di ulteriormente intensificare con quel dicastero una collaborazione che non riguarda solo le scuole di lingua slovena ma le relazioni tra il sistema scolastico della nostra regione e quello della vicina Repubblica". ARC/PPD