Trieste, 10 dic - Pur nell'attuale situazione di crisi, la Regione conferma il proprio impegno a favore dei progetti di cooperazione internazionale e di cooperazione allo sviluppo, ha sottolineato oggi a Trieste, all'Istituto Tecnico Industriale ''Alessandro Volta'', il presidente del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo, che ha accolto l'invito dei giovani del gruppo interscolastico ''Nientescuse'' (per la sensibilizzazione dei giovani sui temi della povertà) a partecipare all'incontro indetto in occasione del 63° anniversario della Dichiarazione universale dei Diritti dell'Uomo, adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948. Tondo nel suo intervento di fronte ad alcune centinaia di studenti di numerose scuole cittadine (all'incontro sono intervenuti il consigliere regionale Franco Codega ed il vicesindaco di Trieste Fabiana Martini) ha ricordato l'impegno complessivo dell' Amministrazione regionale, pari a circa 2 milioni di euro - ''la Regione in questi ultimi anni ha messo qualche risorsa in più, sempre comunque pochi'', ha sottolineato il presidente - per intervenire in situazioni di estrema povertà e di estrema difficoltà, in particolare nei Paesi del Sud America e dell'Africa. Si tratta di interventi di cooperazione allo sviluppo - 32 progetti - finanziati nel 2011 con 1,5 milioni di euro sia in America Latina (in Nazioni quali Bolivia e Perù) che nel continente africano (Senegal, Burundi, Costa d'Avorio, Nigeria) e di contributi a favore di organizzazioni impegnate in programmi di cooperazione internazionale ad esempio in Argentina, Brasile, nel Nord del Libano, nell'area balcanica (quest'anno i progetti presentati hanno a disposizione 650.000 euro di fonte regionale). Il presidente Tondo, rivolgendo quindi il suo ringraziamento per l'impegno ed il suo apprezzamento alle iniziative dei giovani di ''Nientescuse'' (gruppo nato a Trieste nella primavera 2006), ha voluto osservare come i principi della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo - letti oggi in sala dagli stessi studenti - ''ci ricordano come nel mondo siamo ancora lontanissimi'' da una loro piena comprensione. Dobbiamo anche ''dirci'', ha aggiunto Tondo, che ai diritti, oggi più che mai, debbono corrispondere dei doveri: ''per garantire diritti occorrono doveri; siamo cresciuti in una cultura nella quale sono stati allargati i confini dei diritti, ora ampliamo gli orizzonti dei doveri e delle responsabilità''. ARC/RM