TONDO, BISOGNA AVERE IL CORAGGIO DI CAMBIARE

Pordenone, 5 dic - ''Stiamo attraversando un momento difficile, il Governo nazionale ha varato una manovra pesante e difficile ma inevitabile, che il presidente Monti - cui va il nostro appoggio auspicando comunque più tagli e meno tasse - ha definito 'decreto salva Italia'; noi vogliamo che la nostra finanziaria sia invece di 'sviluppo del Friuli Venezia Giulia' perché siamo un passo avanti rispetto agli altri per il cammino e le scelte fatte''. Lo ha affermato il presidente della Regione Renzo Tondo partecipando questa sera nel Teatro comunale di Pordenone - assieme a numerosi altri esponenti della Giunta e del Consiglio regionali - all'assemblea dell'Unione Industriali del Friuli Occidentale, che ha segnato il passaggio della presidenza da Maurizio Cini a Michelangelo Agrusti, sancita dalla presenza della presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Un'assemblea che sotto lo slogan ''Pordenone Fabbrica aperta'' ha voluto coinvolgere l'opinione pubblica - soprattutto i giovani - con una serie di iniziative legate alla cultura e al lavoro perché - è stato detto - si deve lavorare oggi per assicurare un futuro domani ai giovani che devono poter entrare nel mondo del lavoro. Un leitmotiv, quello del lavoro e dei giovani, risuonato in tutti gli interventi: istituzionali (sindaco Claudio Pedrotti, presidente della Provincia Alessandro Ciriani, i parlamentari Maurizio Castro e Tiziano Treu), del mondo accademico (prof. Paolo Feltrin, autore di un'indagine sul tema giovanile), e naturalmente del mondo confindustriale (Maurizio Cini, Michelangelo Agrusti, Paolo Candotti, direttore di Unindustria Pordenone e, in conclusione, Emma Marcegaglia). Nel suo intervento il presidente Tondo ha ricordato le scelte fatte: ''abbiamo ridotto del 37 per cento il debito regionale, abbiamo introdotto ammortizzatori sociali in deroga anche alle aziende che non ne avevano diritto, stiamo per abbassare del 25 per cento l'IRAP per tutte le aziende del Friuli Venezia Giulia, lasciando così alle imprese risorse importanti per lo sviluppo e lanciando un messaggio ad imprese che qui possono insediarsi''. Ma il cammino del cambiamento non finisce qui: ''abbiamo inciso anche nella pubblica amministrazione - ha affermato Tondo -: a fine 2011 in tutto il sistema pubblico del FVG ci saranno mille dipendenti in meno e abbiamo messo mano alla riduzione dei costi della politica riformando i numeri del Consiglio regionale (da 59 a 48 consiglieri) e della Giunta (da 10 a 8): con le risorse risparmiate possiamo pensare allo sviluppo pur avendo ancora delle montagne da superare''. ''Quando ho presentato il pacchetto di riforme in Consiglio regionale - ha concluso il presidente - ho ricordato che un giovane mi ha chiesto come pensiamo di cambiare se facciamo sempre le stesse cose: per me è stata una lezione perché da quel giovane è venuto il coraggio di cambiare''. ARC/NNa