RICCARDI E MOLINARO A CONVEGNO PER 50° I.T. MARINONI

Udine, 26 nov - In Italia l'anno scorso 236.000 posti di lavoro per diplomati tecnici richiesti dalle aziende sono rimasti vacanti. Nel 2009 la domanda inevasa è stata di 214.000 giovani. Nel solo indirizzo Costruzioni-Ambiente-Territorio nel 2010 su 100 posti "garantiti" 26 sono stati lasciati scoperti. Cifre ufficiali (fonte Excelsior) fornite dal ministero dell'Istruzione che hanno il sapore del paradosso in un mondo in cui si continua a ripetere che le giovani generazioni stentano a trovare un posto di lavoro e che la dirigente dell'Istituto tecnico "G.G. Marinoni" Anna Maria Zilli ha ricordato oggi in occasione del convegno organizzato nell'ambito delle iniziative per i festeggiamenti del cinquantesimo di attività dell'Istituto di Udine. "Prospettive di un nuovo profilo culturale e professionale: il tecnico dell'ambiente, del territorio e delle costruzioni" il titolo del seminario che ha visto la partecipazione di docenti dell'Università di Udine (Russo, Fabbro, Bonfanti, Crosilla, Visintini), rappresentanti degli ordini e collegi professionali (tra gli altri, è intervenuto il presidente dei geometri di Udine Elio Miani), imprenditori (in prima fila il presidente degli industriali Alessandro Calligaris). A rappresentare l'amministrazione regionale sono intervenuti gli assessori a Infrastrutture, Pianificazione territoriale e Lavori pubblici Riccardo Riccardi e all'Istruzione Roberto Molinaro, che hanno entrambi formulato gli auguri per "l'importante traguardo dei 50 anni di attività di un istituto nelle cui aule si è formata tanta parte della società friulana". E' stato proprio Riccardi, dopo aver accennato alla sua personale esperienza di studente del Marinoni - "una scuola - ha ricordato l'assessore - che non mi ha insegnato solo come si fa a progettare una casa o a frazionare un terreno ma che mi ha fatto capire come dietro a quella casa e a quel terreno ci siano persone che hanno riposto nelle nostre mani di tecnici professionisti le speranze e gli obiettivi per il loro futuro dopo tanti anni di sacrifici" -, a rispondere all'urgenza e al paradosso di quelle cifre enunciate dalla dirigente Zilli e confermando che anche il sistema pubblico ha grande bisogno di personale tecnico. In Friuli Venezia Giulia, ha ribadito Riccardi, l'Amministrazione regionale ha avviato 750 milioni di cantieri per opere infrastrutturali e in questo settore c'è bisogno del contributo di validi professionisti. "Le istituzioni pubbliche e la politica hanno la responsabilità di consentire agli istituti scolastici di lavorare a stretto contatto con le realtà delle imprese. Ridurre il divario tra scuola, formazione e mondo del lavoro è nostro compito e per parte sua la Regione, attraverso le sue aziende pubbliche, farà già da domani passi concreti affinché sia reso possibile ai ragazzi di toccare con mano il mondo dell'impresa: i vostri studenti - ha affermato Riccardi - dovranno poter capire da vicino come un'opera va progettata, appaltata, collaudata, come sulla sua realizzazione vada creato il consenso pubblico". (1-continua) ARC/EP