MOLINARO CON STUDENTI CAMPO SCUOLA ARCHEOLOGICO

Aquileia, 01 ott - Un campo scuola archeologico come straordinaria palestra didattica per gli allievi delle superiori, ma anche come occasione di incontro fra studenti di Paesi europei diversi e, infine, come strumento per coinvolgere sempre di più i giovani nell'impegno volontario per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali. Sono questi i lusinghieri risultati del progetto "Confrontarsi attivamente sul territorio" che, grazie ai fondi europei Interreg Italia-Austria, ha coinvolto una sessantina di studenti di quattro scuole di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia. Guidati da archeologi, da volontari e dai loro insegnanti, gli allievi delle quattro scuole hanno portato a termine, nel corso di un'intensa settimana di lavoro "sul campo", la pulizia, lo studio e il rilievo topografico di un tratto delle mura tardo-antiche di Aquileia, lungo la via Annia, permettendo di aprire per la prima volta al pubblico uno dei più interessanti reperti dell'area archeologica, risalente al IV-V secolo d.C. I ragazzi hanno potuto, in parallelo al lavoro in via Annia, anche visitare musei e siti archeologici ad Aquileia e Magdalensberg in Carinzia, partecipare a escursioni in bicicletta per conoscere la storia della zona di Aquileia e Grado, a incontri culturali e a un laboratorio teatrale. A conclusione del progetto, che ha avuto come capofila l'Istituto per geometri "Marinoni" di Udine, l'assessore regionale all'Istruzione Roberto Molinaro, assieme al sindaco di Aquileia Alviano Scarel, ha voluto incontrare e ringraziare i protagonisti di questa straordinaria esperienza: gli studenti naturalmente, poi gli insegnanti e in particolare l'ex preside del "Marinoni" e promotrice dell'iniziativa Ester Iannis e i volontari della Società Friulana di Archeologia, il presidente Gian Andrea Cescutti e il direttore Massimo Lavarone. "Questo progetto Interreg - ha osservato l'assessore Molinaro - si segnala come un modello da diffondere sempre di più: perché consente di stabilire un rapporto virtuoso tra la scuola e il mondo del volontariato, in uno stretto collegamento con il territorio; perché le collaborazioni esterne sono un'opportunità fondamentale che gli istituti scolastici hanno per ampliare i loro orizzonti didattici; infine perché le iniziative internazionali permettono di costruire un'autentica scuola europea dal basso". Anche il sindaco Scarel ha sottolineato l'importanza del progetto che ha coinvolto le quattro scuole. "Aquileia - ha detto - vuole diventare una capitale dell'archeologia, e proprio per questo c'è e ci deve essere spazio per tutti, anche per gli studenti". "Confrontarsi attivamente sul territorio" è stato inserito tra i 18 "piccoli progetti" finanziati con i fondi Interreg Italia-Austria. E sono molto spesso proprio i piccoli progetti, quelli che dispongono di risorse limitate, a dare i frutti più importanti, come è stato da più parti rilevato in occasione della cerimonia di chiusura. Accanto all'Istituto per geometri "Marinoni" di Udine, hanno partecipato al progetto Interreg due scuole venete (Istituto tecnico "Palladio" e Liceo "Fondazione Pio X", entrambi di Treviso) e una scuola carinziana (Istituto per il turismo "Wi'Mo" di Klagenfurt). Ad affiancare il "Marinoni" e la Società Friulana di Archeologia, sono stati anche il Club Unesco di Aquileia, la Fondazione Aquileia e la Soprintendenza ai Beni archeologici del Friuli Venezia Giulia. ARC/PF