ORIENTAMENTO: MOLINARO, FARE RETE PER UN TARGET SEMPRE PIÙ VASTO

Udine, 4 ott - "Il target delle politiche di orientamento si sta allargando sempre di più e non è diretto solo al mondo della scuola ma anche all'università, al lavoro, la famiglia, i giovani quindi le nuove metodologie devono prevedere risposte articolate e in grado di incrociare tutti i servizi sul territorio". E' questa secondo l'assessore regionale all'Istruzione, università, ricerca, famiglia, associazionismo e cooperazione, Roberto Molinaro, la prospettiva su cui lavorare in futuro nel settore dell'orientamento. Un settore in cui la Regione Friuli Venezia Giulia investe molto sia in termini di risorse umane - "una quarantina di operatori sul territorio che rispondono alla direzione centrale a Trieste", ha ricordato Molinaro - che di progettualità. L'occasione per approfondire le buone prassi in cui l'amministrazione regionale è già all'avanguardia nel panorama italiano è stato oggi il convegno "Transizioni e domanda di orientamento", organizzato nell'auditorium di Udine dal Servizio Istruzione Università e Ricerca, tramite le strutture dell'orientamento del COR (Centro regionale orientamento) di Pordenone e del COR dell'Alto Friuli. Il convegno si inserisce in un contesto non solo regionale ma nazionale relativo alle politiche dell'orientamento e proprio in vista del Forum internazionale dell'orientamento - organizzato dalla Conferenza delle regioni - che si terrà a Genova il 17 novembre, il momento di lavoro ospita, nella sessione pomeridiana parallela, un focus group a cui parteciperanno le Regioni e le Province autonome in tema di orientamento. La Regione Friuli Venezia Giulia porterà come "fiore all'occhiello" il progetto regionale V.A.I. (Valorizzazione Accoglienza Integrata), risultato vincitore della sezione 'Qualità e semplificazione' del Premio innovazione 2007, premio che ha voluto promuovere la sperimentazione di soluzioni innovative integrate, in vista del miglioramento dei servizi rivolti al cittadino. Tale Progetto (realizzato in via sperimentale nei Centri regionali di orientamento di Pordenone e dell'Alto Friuli a partire dall'annualità 2008) si è rivolto a giovani e adulti al fine di garantire interventi orientativi e di supporto alla costruzione del proprio progetto di vita nelle fasi di transizione formativa e lavorativa a fronte di situazioni personali di esclusione sociale e dispersione scolastica. "Abbiamo reso operativa una rete integrata tra vari servizi pubblici presenti sul territorio del Pordenonese e dell' Alto Friuli, mettendo a disposizione di questi target le proprie prestazioni attraverso un modello integrato di accoglienza degli utenti, per favorire il loro 'accesso facilitato' ai servizi specialistici già presenti all'interno della rete stessa", ha spiegato una delle referenti, Rita Giannetti, coordinatrice del COR di Pordenone. "Il progetto V.A.I. ha già sperimentato in tre anni esperienze importanti - ha commentato Molinaro - dimostrando che le attività di orientamento sono una delle opportunità del territorio e devono essere svolte in rete con il maggior numero di agenzie di servizi al cittadino". L'obiettivo generale è la costruzione di un sistema in rete fra i vari servizi pubblici aderenti al V.A.I., attraverso un modello condiviso di accoglienza e accesso facilitato ai servizi specialistici presenti all'interno della rete stessa, al fine di erogare efficacemente le prestazioni già esistenti e contribuire al miglioramento della qualità dei servizi rivolti ai cittadini della Regione Friuli Venezia Giulia. (1- continua) ARC/EP