Trieste, 19 mar - A Trieste, tre, quattro anni fa, era stato
avviato un dibattito sul superamento definitivo della sua
vocazione industriale. Oggi tutta una serie di indicatori, a
partire dai dati del 2006, testimoniano una forte crescita
dell'occupazione nel comparto. Un chiaro segnale di aumento della
competitivitÖ nell'ambito della ripresa del sistema industriale
in Friuli Venezia Giulia, come attesta un Pil che nel 2006 ß
stato superiore del 25 per cento rispetto alla pur buona
performance nazionale.
L'andamento positivo ß stato sottolineato dall'assessore al
Lavoro Formazione, UniversitÖ e Ricerca, Roberto Cosolini, nel
corso della sua visita alla nuova sede della Step Impianti,
societÖ che opera nel settore dell'impiantistica
elettrostrumentale per l'industria e ha scelto l'ex sede
dell'Ansaldo a Trieste per costituire la sua "casa madre".
Nata nel '95 con un capitale di 700 milioni di lire, Step
Impianti era, giÖ nel 2000, un'azienda con 115 addetti e 6
miliardi di lire di fatturato. Da allora non ha mai smesso di
crescere e punta a chiudere il 2007 con 12 milioni di euro di
fatturato e ad incrementare contemporaneamente il suo personale,
portandolo dalle attuali 85 a 125 unitÖ.
Nel delineare strategie e progetti dell'azienda il suo
presidente, Pompeo Tria, ha evidenziato un percorso sancito da un
carnet di clienti tra cui ci sono nomi come Agip, Shell,
Italcementi, Enichem, Servola, Fantuzzi-Reggiane, Sertubi,
Ansaldo, Silone, Tecnomontaggi, Gavazzi, Fantoni. E un raggio
d'azione che travalica i confini nazionali per estendersi in
Libia, Belgio, Svizzera, Francia, Inghilterra.
L'acquisto della sede dell'Ansaldo (societÖ del mercato globale
che con il trasferimento a Monfalcone punta, ha detto il suo
amministratore delegato Claudio Andrea Gemme, ad incrementare
spazi, produzione e personale) ha richiesto un investimento di
circa 4 milioni di euro ma l'azienda - che ha giÖ dato vita alla
Digital Impianti, attiva nel campo analogico e delle fibre
ottiche - ha progetti ambiziosi, compresa una collaborazione con
il Sincrotrone per l'avvio di un progetto di ricerca.
Una "storia di successo", come l'ha definita il vicepresidente
degli industriali giuliani Nicola Pangher, che attesta la
capacitÖ di produrre ricchezza delle imprese triestine.
"Trieste Ö una cittÖ che deve rilanciare il suo turismo
congressuale e cogliere tutta una serie di opportunitÖ - ha detto
Cosolini - ma non deve farlo in termini di contrapposizione e
superamento di un sistema industriale che ha buone prospettive e
di cui abbiamo bisogno per produrre ricchezza".
Anche per questo alle imprese giuliane il sistema pubblico deve
prestare sempre maggiore attenzione, ha detto Cosolini,
evidenziando che tale capacitÖ sta trovando nuovo impulso in un
territorio circoscritto e compromesso, per di più, da
problematiche di tipo ambientale.
Il polo di formazione permanente per imprenditori e manager,
prima scuola del genere in Italia e l'inserimento della
promozione della cultura imprenditoriale nel recente disegno di
legge su scuola, formazione professionale ed integrazione dei
sistemi formativi, ha spiegato l'assessore, rappresentano un
tassello che si aggiunge all'offerta delle politiche per
l'industria giÖ varate in questa legislatura per promuovere
l'imprenditorialitÖ in tutto in Friuli Venezia Giulia.
ARC/Luciana Versi Zambonelli