Trieste, 27 set - Con il progressivo declino del concetto di Nazione, la nuova frontiera dettata dalla globalizzazione è legata a un'identità più allargata, quella dei Popoli, ed è per questo che i giovani devono impegnarsi con entusiasmo e fiducia per superare antiche barriere spesso figlie di esperienze dolorose.
È questo il messaggio lanciato dall'assessore alle Relazioni internazionali del Friuli Venezia Giulia Elio De Anna a 16 discendenti (20-37 anni) di famiglie di origine giuliana e istriana incontrati a Trieste, nella sede della Giunta regionale, in occasione del 14° stage formativo-culturale organizzato dall'associazione Giuliani nel Mondo, oggi rappresentata dal presidente onorario Dario Rinaldi e dal direttore Fabio Ziberna. I giovani ospiti, provenienti da Argentina (cinque: Carolina Mattiussi, Fabricio Sarachi, Maria Florencia Medvescig, Gabriela Carina Sciascia e Marcos Daniel Paris), Brasile (tre: Josè Manuel Colombari Filho, Girolamo Filippo Variola e Diana Szylit), Cile (quattro: Alejandra Calcagni Tomasov, Carla Sofia Marassi, Pierangela Sofia Marassi e Maurizio Alejandro Gecele Gonzales), Australia (tre: Michael Nunzio Martucci, Louise Menegoni e Sam Giuseppe Tull) e Sudafrica (una: Marina Sidonia Muscardin) e accompagnati da 10 emigranti di prima generazione, alcuni dei quali dall'Uruguay, stanno incontrando nelle due settimane di permanenza (18 settembre-2 ottobre) le realtà istituzionali ed economiche di Trieste e Gorizia, approfondendo la conoscenza del territorio e della storia che lo contraddistingue.
Raccomandando a tutti di essere orgogliosi delle proprie radici "che servono a capire chi siamo e a migliorare presente e futuro utilizzando gli errori del passato", De Anna ha ricordato le visite effettuate in ogni parte del mondo alle varie comunità di emigranti "per testimoniare costantemente quanto il Friuli Venezia Giulia consideri fondamentale, anche in funzione dello sviluppo socio-economico, il rapporto con i propri corregionali all'estero". ARC/FC