Trieste, 14 mar - "Da AREA Science Park e dal sistema regionale della ricerca ci aspettiamo una più puntuale ricaduta sulla capacità di innovazione delle imprese del Friuli Venezia Giulia, quindi un aumento del livello di competitività e una conseguente capacità di generare sviluppo economico e sociale per il territorio".
Ad affermarlo è stato il presidente della Regione Riccardo Illy, che è intervenuto oggi, nell'auditorium di AREA Science Park di Padriciano (Trieste), alla sesta conferenza degli Enti di ricerca del Friuli Venezia Giulia, presente l'assessore all'Università e Ricerca Roberto Cosolini.
Nel corso della conferenza è stato presentato il progetto europeo "Regioni della conoscenza" che, nell'ambito del settimo Programma quadro Ue (2007-2013), si propone di rafforzare il potenziale di ricerca delle regioni europee, puntando in particolare allo sviluppo di nuovi distretti di ricerca su base regionale.
In questi ultimi anni, l'Amministrazione regionale - ha ricordato Illy - ha puntato proprio a creare una "regione della conoscenza" in Friuli Venezia Giulia, con le nuove leggi sull'innovazione e sulle piccole e medie imprese, con il sostegno alle Università e alla formazione professionale, con gli investimenti nelle reti a banda larga e l'avvio di strumenti finanziari di "venture capital".
"Abbiamo perciò tutte le potenzialità - ha detto Illy - per sfruttare fino in fondo le opportunità offerte dai nuovi programmi comunitari". Il presidente ha in particolare indicato al sistema regionale della ricerca due temi prioritari da sviluppare: l'energia e la salute.
Nel suo intervento introduttivo, il presidente di AREA Science Park, Giancarlo Michellone, ha avanzato due proposte da attuare nell'ambito del coordinamento regionale: realizzare un bilancio del capitale intellettuale degli enti di ricerca del Friuli Venezia Giulia e impostare un "profilo" delle unità di ricerca. Ciò per verificare gli sforzi compiuti nelle quattro "fabbriche": della conoscenza, della formazione, della competitività delle imprese e della competitività del territorio.
Nelle conclusioni, l'assessore Cosolini ha insistito sulla necessità di far tesoro delle migliori esperienze in campo internazionale e, per una regione piccola come il Friuli Venezia Giulia, di fare "massa critica" stabilendo rapporti di collaborazione sul piano nazionale ed europeo, soprattutto in alcuni campi della ricerca, ed allargando il proprio raggio d'azione al Nord Italia e all'area della Euroregione transfrontaliera, di prossima costituzione.
ARC/PF