VIOLINO, AMPLIARE GAMMA DEI PRODOTTI TIPICI CONOSCIUTI

Udine, 1 set - "Griffare" l'agroalimentare del Friuli Venezia Giulia sarà la strada da percorrere per permettere un futuro prospero all'agricoltura regionale. E che ci siano i margini di manovra per imprimere maggiore identità di marchio alle eccellenze è stato confermato oggi nel corso dell'incontro che ha anticipato i contenuti elaborati in base ai dati raccolti dall'Osservatorio sui Prodotti agoalimentari (saranno resi noti complessivamente nel corso del convegno "Agroalimentare friulano allo specchio" in programma a Pordenone il 9 settembre). "L'agroalimentare friulano deve procedere verso un incremento della sua identità - conferma l'assessore regionale alle Risorse agricole Claudio Violino - e per questo sono chiamati in causa sia i produttori sia i consumatori. Del resto c'è grande spazio per aumentare il marketing territoriale e lo abbiamo capito dai dati raccolti dall'Osservatorio: i friulani hanno una conoscenza epidermica del prodotto tipico friulano e dichiarano di consumare e riconoscere solo alcune tra le 141 produzioni locali, quelle più legate all'immaginario". Per questo sono state valutate più che utili le attività svolte dall'Osservatorio sui Prodotti agroalimentari. "L'Osservatorio ha poco più di un anno di vita - ha ricordato Violino -: nato nel giugno 2010 da una iniziale partnership tra direzione centrale Risorse rurali, agroalimentari e forestali della Regione e FriulAdria, coordinata da IRTEF (Istituto per la Ricerca sulle Tecniche Educative e Formative), la struttura non solo ha analizzato le abitudini alimentari dei consumatori friulani, ma si è rivelato potenzialmente uno strumento utile per tutti coloro che lavorano nell'ambito dell'agroalimentare per riuscire a implementare le politiche orientate all'interesse dei consumatori". La maggiore novità è che, in questo periodo, agli iniziali tre soggetti si sono aggiunti nuovi importanti partner, che hanno compreso e sposato obiettivi e finalità dell'Osservatorio. Si tratta della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia, della Legacoop, della Confcooperative e, in ultima battuta, anche della Confederazione Italiana Agricoltori FVG e della Confartigianato di Udine. L'Osservatorio - hanno sottolineato oggi il direttore centrale alle Risorse agricole Luca Bulfone e il direttore dell'IRTEF Sergio Simeoni - oltre ad orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli regionali potrà permettere di intercettare nuovi mercati extraregionali in cui promuovere le eccellenze delle imprese agricole; può essere utile alla programmazione di piani strategici di settore in ragione delle sofferenze strutturali del comparto e a traguardare obiettivi capaci di valorizzare i vari prodotti, quelli di eccellenza (prosciutto, formaggio, vino, trota) e quelli di nicchia quali i formaggi di malga, i radicchi, il miele, i prodotti dell'acquacoltura e altre eccellenze disponibili in regione grazie alle qualità ambientali, ai microclimi presenti in porzioni del nostro territorio e alle peculiarità delle economie locali. "Proprio perchè la nostra è una agricoltura che non può disporre di grandi numeri - commenta Violino - occorre puntare tutto sulla qualità e sulla tipicità delle nostre produzioni. Le linee emerse dai questionari dell'Osservatorio ci confermano questa necessità". ARC/EP