Sacile, 30 ago - Difesa delle autonomie locali e dell'impegno degli amministratori per la soluzione dei problemi comuni; grande impegno della Regione per fare del Friuli Venezia Giulia una ''piattaforma logistica per tutta l'Europa''; Regione esempio concreto di riduzione dei costi della politica per ''dare risposte alle esigenze dei cittadini, per sostenere l'economia e quindi far sì che con il welfare sia salvaguardato e migliorato il tenore di vita raggiunto in questi anni''. Sono questi i temi toccati dal presidente della Regione Renzo Tondo intervenuto oggi all'inaugurazione della bretella stradale che collega la statale 13 a San Giovanni del Tempio (Comune di Sacile) con la Zona Industriale ''La Croce'' sulla strada provinciale 17 (Comune di Fontanafredda). ''Un'opera considerata magari minore - ha detto il presidente di Autovie Venete Emilio Terpin - ma di grande importanza: un tratto di un chilometro e 200 metri, breve dunque, ma rilevante per il territorio, per due motivi principalmente. Da un lato va a chiudere il 'Sistema A28'; dall'altro rappresenta un accesso preferenziale e diretto alla rete autostradale (dalla A28 all'A4 o all'A27) per il flusso di traffico in transito da e per la zona industriale. Il tutto realizzato da Autovie Venete con una spesa di 2 milioni e 106 mila euro''. Gli ha fatto eco l'assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi: ''voglio mettere in evidenza come questa bretella - al pari di altre opere - sia il frutto del lavoro di tanti, di questa come della passata Amministrazione regionale: il che significa che quando c'è unità d'intenti i problemi si risolvono''. ''Questa bretella - ha continuato - costituisce un tassello del quadro complessivo della A28: ovvero quell'insieme di infrastrutture che comprende, con l'autostrada Portogruaro-Conegliano, anche la variante alla strada provinciale 41 di Pianzano, il parcheggio scambiatore di San Vendemiano e la bretella di Caneva, oltre che costituire una tangenziale per la città di Pordenone. Quest'Amministrazione regionale ha già chiuso cantieri per 500 milioni di euro e ne ha di aperti per 700 milioni: un lavoro enorme per eliminare il gap infrastrutturale del Friuli Venezia Giulia''. Appunto facendo riferimento a questi dati, che sono il frutto di sinergia fra Regione ed Enti locali e fra diverse Amministrazioni, il presidente Tondo ha inteso ricordare sia il valore delle autonomie locali sia le necessità di armonia per ''un lavoro comune che porti alla soluzione dei problemi''. ''Vogliamo migliorare il sistema infrastrutturale del Friuli Venezia Giulia - ha affermato il presidente -: con gli interventi finora realizzati e con quelli in corso stiamo risolvendo la viabilità orizzontale. Ora dobbiamo pensare a quella verticale, al corridoio Adriatico Baltico, per far divenire questa regione - ormai al centro e cuore pulsante della nuova Europa - un grande polo logistico a servizio non solo delle nostre imprese e dell'Italia, ma del continente''. ''Così facendo - ha continuato Tondo - si sostiene l'economia e con essa il benessere dei cittadini. Ma ciò non basta: per questo siamo impegnati anche nella riduzione dei costi delle istituzioni e della politica: abbiamo eliminato tutte le strutture non indispensabili, vogliamo velocizzare la burocrazia e razionalizzare il sistema. La prossima manovra finanziaria regionale sarà attenta, pur nelle difficoltà del momento, a non peggiorare la situazione dei cittadini e a mantenere in equilibrio l'intero sistema''. All'apertura della bretella sono intervenuti anche l'assessore provinciale alla Viabilità Antonio Consorti, il sindaco di Fontanafredda Giovanni Baviera, e il vicesindaco di Sacile Claudio Salvador: tutti hanno messo in evidenza l'importanza della realizzazione per il sistema economico della zona, con conseguente messa in sicurezza dei centri abitati, e accennato ad altre esigenze del territorio, compresa la sistemazione viaria richiesta dal Comitato di cittadini di Ronche (frazione di Sacile) presente alla cerimonia. ARC/NNa