Porzus, 23 lug - Negli ultimi anni, la strada che da Attimis sale a Porzus ha visto aumentare notevolmente il traffico, dovuto non solo alla normale vita di un piccolo paese di montagna ma sempre più a motivi legati alla storia civile e religiosa del territorio riconosciuti anche al di fuori di esso.
La salita alle malghe di Porzus, monumento nazionale affidato alla tutela della Provincia di Udine, che ricorda l'uccisione, nel febbraio 1945, di partigiani della Osoppo da parte di militanti della formazione partigiana Garibaldi, in uno degli episodi più tragici della guerra di liberazione dal nazifascismo in Friuli, e i pellegrinaggi verso il Santuario della 'Madone de Sèsule', sul luogo delle apparizioni della Madonna alla giovane Teresa Dush a metà dell'Ottocento, sono fattori che hanno determinato un aumento di traffico che richiede interventi sulla viabilità di accesso al paese. La situazione è stata analizzata oggi in un incontro a Porzus tra l'assessore regionale alla Viabilità Riccardo Riccardi, l'assessore provinciale alle Infrastrutture Franco Mattiussi, il sindaco di Attimis Sandro Rocco, il vicesindaco Ennio Del Fabbro ed il parroco di Racchiuso, Taipana e curatore di Porzus, don Vittorino Ghenga, che hanno svolto un sopralluogo lungo il percorso, con la partecipazione di una rappresentanza dell'Associazione Partigiani Osoppo.
Al maggior traffico, hanno fatto notare il sindaco ed il parroco, si aggiunge l'usura del manto stradale che determina situazioni di pericolosità per chi transita su quella strada. Una situazione che, ha sottolineato il sindaco, rende più difficile anche l'impegno dell'amministrazione comunale e della Pro Loco per la valorizzazione dell'ambiente naturale della zona e di Porzus anche sotto il profilo turistico. "La necessità che la strada sia adeguata e sicura è un buon motivo per richiamare l'attenzione delle amministrazioni regionale e locali - ha detto l'assessore Riccardi - ma qui c'è anche un valore particolare perché conduce ad un pezzo di storia del nostro Paese che attrae numerosi visitatori, ai quali si aggiungono i pellegrini del santuario". Riccardi ha proposto quindi la formalizzazione di un patto istituzionale tra la Regione, la Provincia di Udine ed il Comune, proprietario della strada, per la realizzazione di un intervento che permetta di adeguare i circa cinque chilometri che collegano Attimis a Porzus in modo da risultare percorribili in tutta sicurezza, "a vantaggio degli abitanti, dei turisti e di quanti raggiungono Porzus per sostare nei luoghi della memoria civile e religiosa". ARC/GB