LOTTA ALL'ALCOL, PATTO A TRE

Trieste, 22 lug - Si rinnova l'alleanza tra Friuli Venezia Giulia, Carinzia e Veneto per contrastare l'abuso di alcol tra le giovani generazioni. Oggi a Lignano Sabbiadoro (UD) gli assessori alle Politiche sociali Vladimir Kosic (Friuli Venezia Giulia) e Remo Sernagiotto (Veneto), presente Christine Gaschler-Andreasch in rappresentanza del Land Carinzia, hanno sottoscritto una dichiarazione di intenti con la quale si impegnano a non interrompere le iniziative avviate con il progetto A.Dri.A. (Alcohol Drinking Awareness), congiuntamente promosso nell'ambito del programma Interreg IV Italia- Austria 2007-2013 per fronteggiare il disagio giovanile e i problemi correlati all'assunzione di bevande alcoliche. Anche nelle tre regioni, infatti, il consumo di alcol è un fenomeno allarmante e in forte incremento tra i giovani, che troppo spesso bevono anche lontano dai pasti, preferendo amari e liquori ad alta gradazione, al solo scopo di ubriacarsi. L'alcol, di frequente propedeutico all'uso di altre sostanze illegali, non solo è correlato a diverse patologie, ad iniziare dalla cirrosi epatica, ma è anche all'origine di tantissimi incidenti stradali. Ecco dunque che "combattere la piaga dell'alcol - ha spiegato l'assessore Kosic - rappresenta uno dei più importanti investimenti sulla salute: si tratta di far capire ai nostri ragazzi, i quali nel loro immaginario associano il bere a momenti di gioia, che l'alcol rappresenta, al contrario, un gravissimo fattore di rischio". Da queste considerazioni ha preso spunto, due anni fa, il progetto A.Dri.A. che, attraverso azioni di comunità e interessanti sperimentazioni educative in diversi istituti scolastici per la promozione di stili di vita sani e per un intelligente contrasto alle strategie di marketing dei prodotti alcolici, "ha rafforzato l'ottimismo sulle possibilità di ribaltare un trend sfavorevole e portare salute e benessere tra i nostri giovani", ha evidenziato Kosic. L'intesa siglata oggi consente così di continuare a sviluppare tra Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia una collaborazione concreta che ha anche favorito un fattivo scambio di conoscenze ed esperienze. Il documento, in 11 punti, si propone in particolare di sostenere le famiglie e le istituzioni scolastiche nei loro compiti educativi, concentrare l'attenzione sui soggetti più a rischio (ad esempio quei ragazzi che abbandonano gli studi), limitare al massimo possibile le iniziative che abbiano l'obiettivo di promuovere le bevande alcoliche (sponsorizzazioni sportive o di altri eventi), incoraggiare i controlli da parte delle Forze dell'ordine, "ma soprattutto coinvolgere sempre i giovani stessi in tutte le iniziative, per una loro adesione consapevole ai messaggi che vogliamo trasmettere". In occasione della firma, dopo il saluto introduttivo del sindaco di Lignano Silvano Delzotto e del direttore generale dell'Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 "Bassa Friulana" Paolo Bordon, è intervenuto anche il vescovo di Udine monsignor Andrea Bruno Mazzocato, per sottolineare il sostegno della Chiesa ad un impegno che a livello interregionale, con respiro europeo, si propone di aiutare i giovani, con scelte incisive, a non cadere nella dipendenza dell'alcool e la volontà di camminare su questi temi insieme alle istituzioni. Secondo il vescovo "scelte coraggiose come queste possono promuovere nelle nostre terre una cultura sempre attenta alla vita e sensibilizzare notevolmente l'opinione pubblica non solo sul problema specifico, ma soprattutto sull'urgenza di rispondere insieme alla sfida educativa - urgente, vitale ed impegnativa- che il nostro tempo ci presenta". Oltre che dai due assessori, le caratteristiche del progetto sono state illustrate dal direttore del Dipartimento Dipendenze dell'Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 "Medio Friuli" Francesco Piani. Erano presenti tra gli altri i consiglieri regionali Roberto Novelli e Paride Cargnelutti, e il presidente di Federsanità ANCI Giuseppe Napoli. ARC/PPD