Aviano, 20 lug - ''Al comandante e a tutti i militari dell'aeroporto di Aviano, con la gratitudine della comunità regionale per l'impegno nella salvaguardia della sovranità nazionale''. Con questa frase impressa sul libro d'onore si è conclusa la mattinata dedicata dal presidente della Regione Renzo Tondo all'aeroporto Pagliano e Gori, sede del 31° Fighter Wing e degli altri reparti USAF di stanza nel Pordenonese. Con lui hanno fatto visita alla base (realizzata nel corso degli anni con fondi NATO e statunitensi, per un totale di circa 600 milioni di euro) il prefetto Pierfrancesco Galante, l'assessore alla Pianificazione della Provincia di Pordenone Giuseppe Verdichizzi, i sindaci e i rappresentanti dei Comuni di Aviano, Pordenone, San Quirino, Maniago, Cordenons, Sacile e Brugnera. ''Ho potuto rendermi conto di persona, come del resto già avevo fatto nel corso del mio precedente mandato, dell'alto grado di collaborazione ed integrazione sia all'interno della base che con il territorio'' ha detto Tondo, che ha definito i 3.500 militari americani e le loro famiglie ''un valore aggiunto'', concetto sottolineato anche dal comandante dell'aeroporto colonnello Luca Cappelli, che l'ha accolto assieme al comandante del 31° Fighter Wing generale di brigata aerea Scott J. Zobrist. ''La base USAF è un fiore all'occhiello per l'aeronautica'' ha rilevato Cappelli, confermando l'alta qualità dei rapporti tra il territorio e gli ospiti statunitensi. ''La nostra è un'attività impegnativa - ha spiegato - e se non ci fossero questi rapporti, sarebbe assai difficile portare avanti una realtà come questa''. ''Personalmente ritengo che l'Occidente debba molto all'America tanto per il passato che per il presente, inclusi gli ultimi avvenimenti in Libia'' ha aggiunto il presidente della Regione, ricordando d'aver riscontrato di persona in Libano ed in Serbia l'importanza di una presenza che va ormai di pari passo con quella dell'esercito italiano, oggi in grado di dar prova di grande livello tecnologico, preparazione e capacità ''nonostante gli emolumenti siano i più bassi d'Europa''. Dopo la visita alla torre di controllo (8 chilometri di copertura, a cui se ne aggiungono molti altri, da Venezia a Ronchi dei Legionari, attraverso il controllo radar), il presidente si è lasciato tentare da uno dei cinque simulatori di volo F16, cimentandosi in decolli e cabrate. ARC/LVZ