(ACON) Trieste, 24 nov - Via libera della II Commissione,
presieduta da Stefano Balloch (FdI), alla nota di aggiornamento
al Defr 2026 e agli altri strumenti relativi alla prossima
manovra di bilancio in materia di agricoltura, foreste, montagna,
pesca, industria, commercio, turismo e terziario: ok a
maggioranza, con il voto di astensione da parte delle
Opposizioni, ma contrario al disegno di legge 68 (Bilancio di
previsione anni 2026-28) Furio Honsell (Open Sinistra Fvg).
Il primo a prendere la parola per l'illustrazione di quanto
compreso in merito alle attività produttive è stato l'assessore
regionale Sergio Emidio Bini, che ha detto di una dotazione di
partenza di 174,5 milioni di euro previsti in Stabilità per la
sua direzione, in crescita rispetto allo scorso anno. Due i
filoni principali su cui vertono le iniziative comprese nella
norma: Agenda manifattura 2030 con 51,6 milioni totali per lo
sviluppo e la crescita delle imprese (3,5 mln), la loro
internazionalizzazione (2,6 mln), 16,6 mln per l'accesso al
credito e 21 per la transizione energetica e digitale. Altre
linee contributive riguardano l'applicazione del nuovo Codice del
terziario con 86,5 milioni. Bini ha, inoltre, parlato di alcune
modifiche tecniche al Documento di economia e finanza e al ddl 67
di Stabilità.
Il dibattito si è aperto con le osservazioni da parte degli
esponenti delle Opposizioni sui contenuti dei documenti, come nel
caso della richiesta di chiarimenti da parte della pentastellata
Rosaria Capozzi su alcune voci di Bilancio che risulterebbero
azzerate, per contributi ai Comuni per lo smaltimento di
materiale spiaggiato, per la concessione di garanzie da parte di
Confidi e per l'attivazione di tirocini. Ha chiesto un impegno
per una riflessione strategica generale sulla condizione della
manifattura in regione, il dem Roberto Cosolini, pur nella
considerazione che "complessivamente le risorse non mancano",
essendo necessari ulteriori sforzi per soluzioni che accrescano
la qualità delle produzioni.
Per Honsell è necessario far chiarezza sui maggiori contributi a
PromoTurismoFvg, "fondi che perdiamo di vista". In merito al
fotovoltaico, ha chiesto se i contributi riguardino anche il
sistema di accumulo di energia.
Perplessità e domande sono, quindi, state espresse da Serena
Pellegrino (Avs) in particolare per gli hotel da tre a quattro
stelle e sulle abitazioni ad uso turistico che andrebbero "a
penalizzare la richiesta di locazioni da parte dei residenti".
"Bene la quantità di risorse per le attività produttive, ma non a
scapito della qualità degli investimenti" per Andrea Carli (Pd),
secondo il quale bisogna comprendere a fondo le cause della
scarsa crescita economica: "Ci vuole un ragionamento di
prospettiva. Perché la provincia di Pordenone è l'unica in cui
non sono cresciuti i posti di lavoro?".
Considerazioni positive nel merito della manovra sono giunte dal
collega di partito Massimiliano Pozzo ricordando che "il nostro
sistema sta tenendo nonostante le difficoltà". Il dem ha chiesto
la costituzione di un Centro studi sul sistema economico
regionale, più innovazione e il rafforzamento dell'accesso al
credito per le aziende.
Anche Francesco Martines (Pd) ha parlato dei risultati conseguiti
grazie "ai molti investimenti per il turismo", proponendo accanto
all'Agenda manifattura 2030 anche una omologa per il turismo.
Tempistiche per l'applicazione del nuovo Codice del commercio e
turismo sono state infine chieste dal capogruppo del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg, Massimo Moretuzzo, accanto a notizie sul
Fondo per i finanziamenti per la capitalizzazione delle imprese,
giudicati molto importanti dall'assessore Bini che ne ha
preannunciato il miglioramento.
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ACON/MV-rcm