Trieste, 22 nov - "Questa mostra ci permette di entrare in un
mondo normalmente invisibile, trasformando la ricerca scientifica
in un linguaggio accessibile e affascinante per tutti."
Con queste parole l'assessore regionale alla Difesa
dell'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile del Friuli Venezia
Giulia Fabio Scoccimarro ha inaugurato oggi la mostra "Il
micromondo del Carso: forme e colori nascosti nelle rocce",
allestita nella sala Sbisà del Magazzino 26 a Trieste.
L'esposizione rientra nel progetto strategico Interreg
Italia-Slovenia Kras-Carso II, parte del programma 2021-27
dedicato alla cooperazione transfrontaliera. Scoccimarro ha
richiamato il ruolo del Servizio geologico della Regione, del
Cnr-Ismar di Trieste e del Dipartimento di Geoscienze
dell'Università di Padova, che hanno contribuito alla
realizzazione degli studi scientifici alla base del percorso
espositivo.
La mostra accompagna il pubblico alla scoperta dei microfossili e
delle sottili lamine di roccia che rivelano forme e colori
altrimenti impercettibili nei calcari del Carso italiano e
sloveno. Un contenuto nato per la ricerca che diventa esperienza
visiva e fotografica, capace di coinvolgere famiglie, scuole,
turisti e appassionati, restituendo una storia naturale lunga
milioni di anni.
Nel suo intervento, l'assessore ha evidenziato come "il Carso
classico rappresenta un patrimonio di valore straordinario, oggi
al centro del progetto di Geoparco transfrontaliero candidato
alla rete globale dei geoparchi Unesco. In questo percorso
rientra anche la promozione della pietra di Aurisina e delle
pietre del Carso, materiali di eccellenza candidati al
riconoscimento internazionale Global Heritage Stone".
L'esposizione propone inoltre video dedicati al Geoparco, alla
storia geologica del Carso e alle attività estrattive.
Particolare attenzione è riservata ai giovani, coinvolti
attraverso il concorso legato alla geo-mostra itinerante.
Scoccimarro ha ribadito l'impegno della Regione per la tutela e
la valorizzazione del patrimonio carsico, con investimenti
continui in attività di ricerca, divulgazione scientifica e
promozione culturale. L'assessore ha ricordato anche il lavoro in
corso, condotto dal Cnr-Ismar e dal Servizio geologico regionale,
per la realizzazione di un volume dedicato ai microambienti del
Carso e ai percorsi geologici.
La mostra sarà visitabile fino all'11 gennaio 2026.
ARC/AL/ma