BILANCIO. AGRICOLTURA E RISORSE NATURALI IN IV COMM: STANZIATI 115 MLN

(ACON) Trieste, 21 nov - Un monte risorse al momento pari a 115 milioni, 18 dei quali destinati al Fondo di rotazione regionale per l'agricoltura. Scorrendo i dettagli, qualche incremento e sostanziali conferme per gli stanziamenti che la manovra di bilancio 2026 stanzierà per agricoltura, aree naturali, parchi e gestione della fauna, con 1,1 milioni di euro per il parco delle Alpi Giulie e 1,5 per quello delle Dolomiti friulane. È quanto emerso nel corso della riunione che la IV Commissione, presieduta da Alberto Budai (Lega), ha dedicato alle parti di competenza dell'assessore regionale a Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e Montagna, Stefano Zannier, per quanto riguarda la Manovra di Fine Anno che approderà in Aula il prossimo 9 dicembre. Viene quindi valorizzato lo storico dei fondi per la gestione della fauna e risultano coperte tutte le richieste per le aree naturali. Zannier ha anche anticipato la prossima presentazione di una norma per contributi rivolti ai prati stabili con pendenza maggiore del 10 per cento. Il capogruppo del Pd, Diego Moretti, durante la fase di discussione, ha posto il quesito in merito alla tipologia di richieste avanzate per le riserve naturali ("Riguardano le manutenzioni, acquisti o la loro gestione?"), con l'assessore pronto a specificare come per i parchi si prevedano bandi dedicati agli investimenti per qualsiasi tipo di attività. Per Serena Pellegrino (Avs) è necessario "definire le azioni in capo al Consorzio di tutela del patrimonio ittico nel contrasto alle specie aliene e quelle di rinaturalizzazione del lago di Cavazzo". Riprendendo il confronto intercorso in I Commissione con Elia Miani (Lega) in merito al blocco degli interventi sul torrente Torre esondato nell'Isontino a causa delle obiezioni degli ambientalisti, l'esponente della Sinistra ha ricordato che "la norma Ue regola ogni tipo di azione sull'alveo dei fiumi". Soddisfatta dei contenuti della manovra sulle politiche agricole, per prati stabili e riserve naturali, la pentastellata Rosaria Capozzi, che ha però chiesto delucidazioni sullo stato di abbandono della vedetta sul monte Orsario e perché risulti azzerato il capitolo sui beni immobili in dotazione al servizio biodiversità. Zannier ha sottolineato come i manufatti sull'Orsario siano di competenza comunale, mentre i fondi per la biodiversità sono stati mantenuti in altra collocazione. Infine, Furio Honsell (Open), ha chiesto lumi sulla provenienza degli avannotti e delle uova di pesce per la tutela di alcune specie ittiche, in particolare la trota marmorata. All'esponente delle Opposizioni, l'assessore ha risposto che "tutte le uova provengono dai sette stabilimenti regionali di allevamento per il mantenimento di una specie di interesse comunitario". Sempre in merito alle trote, in particolare di tipo fario, Andrea Carli (Pd) ha sottolineato come lo stabilimento di Maniago, oggi in manutenzione, ne fosse stato interessato grazie al lavoro volontario dell'associazione dei pescatori, "da sempre molto attenta alle tematiche di tipo ambientale". Il dem ha chiesto notizie sullo stato dell'arte per la questione delle specie autoctone ed alloctone di pesce, "una diatriba con la Ue che ha determinato l'impossibilità di procedere con il ripopolamento delle acque, disincentivando le attività legate alla pesca". In chiusura, Zannier ha ripercorso le tappe della questione inerente alla definizione delle specie ittiche locali, considerandola "una problematica per la quale speravo nella presa di coscienza a livello nazionale". ACON/MV-fc