(ACON) Trieste, 19 nov - "Desidero esprimere la mia piena
solidarietà al consigliere Massimo Mentil per il deplorevole
attacco anonimo comparso in questi giorni a Paluzza.
Azioni di questo tipo, costruite unicamente sulla denigrazione
personale e prive di qualsiasi assunzione di responsabilità, non
portano alcun contributo alla vita democratica della nostra
comunità. Al contrario, alimentano tensioni e finiscono per
allontanare ulteriormente cittadini e istituzioni".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale di Avs, Serena
Pellegrino.
"Un confronto serio e franco, anche acceso quando serve -
prosegue Pellegrino -, è sempre legittimo e utile, ma la
delegittimazione gratuita è da stigmatizzare: danneggia il
diretto interessato, ferisce la comunità che rappresentiamo e
indebolisce il ruolo delle istituzioni, delle quali tutti i
consiglieri regionali fanno parte e sono responsabili davanti ai
cittadini".
"Nella lettera anonima si fa riferimento anche al Passo di monte
Croce Carnico, utilizzandone la viabilità come pretesto per
attaccare il consigliere Mentil in modo strumentale e infondato -
continua la consigliera-. Si tratta invece di un tema strategico
per l'intera area, che merita un confronto serio nelle sedi
istituzionali, non certo di essere ridotto a elemento di polemica
in un volantino anonimo".
"Come vicepresidente della IV Commissione richiederò infatti la
convocazione di una seduta dedicata proprio alla viabilità del
Passo di monte Croce Carnico, secondo valico con l'Austria - fa
sapere l'esponente di Avs -, affinché si discuta in maniera
trasparente, documentata e costruttiva di una progettualità
strategica per la viabilità regionale, che è bloccata da quasi
due anni. È nelle istituzioni che dobbiamo confrontarci,
lavorando insieme per risolvere problemi reali e migliorare la
qualità di vita delle nostre comunità".
"Confido - conlude Pellegrino - che episodi come questo possano
essere l'occasione per ribadire quanto sia necessario mantenere
un dibattito rispettoso e orientato al bene comune. La politica
deve essere strumento di dialogo, non di divisione".
ACON/COM/sm