(ACON) Trieste, 19 nov - "La Riserva naturale regionale del
monte Orsario versa in uno stato di degrado inaccettabile.
Strutture pericolanti, cartellonistica deteriorata e l'assenza di
interventi di manutenzione mettono infatti a serio rischio la
sicurezza dei visitatori, compromettendo al tempo stesso il
valore ambientale e turistico di un'area caratterizzata da un
grande pregio naturalistico e culturale".
Una situazione inaccettabile che la consigliera regionale Rosaria
Capozzi (Movimento 5 Stelle), attraverso una nota stampa, ha
deciso di porre all'evidenza delle istituzioni e dell'opinione
pubblica, dopo aver depositato un'interpellanza tematica
all'attenzione della Giunta regionale per chiedere chiarimenti e
interventi urgenti sulla gestione della Riserva, situata nel
Comune di Monrupino (Trieste).
"La scala in legno che consentiva l'accesso alla vedetta sulla
cima del monte Orsario - specifica l'esponente pentastellata - è
ormai distrutta e, per di più abbandonata a terra, rende
impossibile la salita, creando anche un potenziale pericolo per
chi frequenta la zona. Inoltre, i pannelli informativi lungo i
sentieri sono in gran parte mancanti o in condizioni di grave
degrado, nonostante fossero stati realizzati grazie a fondi
europei del programma Interreg già vent'anni fa".
"L'istanza depositata - dettaglia Capozzi - chiede all'Esecutivo
Fvg quali misure urgenti intenda adottare per garantire la
sicurezza, se esista un piano di manutenzione periodica delle
infrastrutture e anche se si preveda di utilizzare fondi
nazionali o europei, come quelli del progetto Interreg Kras-Carso
II, per la riqualificazione dell'area".
"Proprio in occasione dell'ultimo Assestamento di bilancio, la
Giunta regionale ha accolto un nostro ordine del giorno -
sottolinea la rappresentante del M5s - che impegna
l'amministrazione stessa a predisporre, entro il 2026, un piano
regionale per l'aggiornamento, la sostituzione e
l'implementazione della cartellonistica dei sentieri e delle aree
protette. È arrivato perciò il momento di dare seguito concreto a
quell'impegno, a partire proprio da luoghi simbolici come il
monte Orsario".
"Accanto alla cartellonistica - conclude Capozzi - è però
necessario che anche le strutture presenti nelle riserve
naturali, come la vedetta del monte Orsario, ricevano la stessa
attenzione. Solo una manutenzione costante e programmata può
garantire sicurezza ai visitatori e valorizzare realmente il
nostro patrimonio ambientale e culturale".
ACON/COM/sm