Gorizia, 11 giu - ''Il fatto che due comunità, quella italiana di Gorizia e quella slovena di Nuova Gorizia, si ritrovino nella piazza della Transalpina, simbolo di un Europa non più divisa, per compiere assieme un gesto di grande solidarietà come donare il sangue, è un segnale importante di proiezione al futuro, da accogliere con estremo favore e da festeggiare per le prospettive di collaborazione che dischiude in campo sanitario''. Il commento è del presidente della Regione Renzo Tondo che oggi ha aderito con convinzione ed entusiasmo alla prima Donazione di sangue transfrontaliera, promossa dall'Associazione Donatori Volontari di Sangue (ADVS) del capoluogo isontino, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano. ''Siamo tutti cittadini europei, i confini si allargheranno ancora di più'', ha affermato Tondo, pensando anche all'ormai prossima adesione della Croazia. ''Le nostre strutture, sia italiane che slovene, dovranno sempre di più abituarsi ad assistere cittadini di altre parti d'Europa. La necessità di pensare ad orizzonti più ampi è ormai contingente. Oggi qui si fa un significativo passo avanti in questa direzione, con l'ospedale di San Peter, con le autorità di Nuova Gorizia. E anche la riforma della sanità regionale, che abbiamo avviato, dovrà tenere conto dei rapporti transfrontalieri. Dobbiamo fare in modo che non vi siano confini tra destra e sinistra Isonzo, oppure tra il Friuli e Trieste o tra Aree Vaste. Qui l'Area Vasta è veramente vasta, e per questo dobbiamo saper guardare a prospettive più larghe''. Dalle 8.30 di stamani cittadini italiani e sloveni si alternano a donare il proprio sangue sull'unità mobile di raccolta plasma dell'Azienda per i Servizi Sanitari n. 2 ''Isontina'', frutto di una donazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. Tra essi, come ha fatto notare il presidente dell'ADVS di Gorizia Egidio Bragagnolo, anche due giovani marocchini, Kamal Elammari e Abderrahim Benfeddoul, da tempo residenti nella provincia ed iscritti all'associazione. Per il presidente Tondo, che si è presentato sul piazzale della Transalpina poco dopo le 11, quella odierna è stata la 51.esima donazione. A settembre a Udine, in occasione del convegno provinciale dei donatori, sarà premiato per aver raggiunto il traguardo delle cinquanta. ''Alla mia prima donazione avevo 18 anni, ero minorenne e mio padre ha dovuto autorizzarmi a farlo. La seconda volta è stata qualche tempo dopo a Trieste, dove mi ero iscritto all'Università. Avevo letto un appello alle donazioni, mancava sangue''. Quella di oggi è, per Gorizia e Nuova Gorizia, una giornata di festa, con musica, canti, balli e larga partecipazione di pubblico. ''Un'iniziativa importante - ha detto il sindaco Ettore Romoli - a dimostrazione che il tema della donazione è per la nostra comunità molto sentito. Serve a rinsaldare legami che si fanno ogni giorno più stretti''. Un'iniziativa che, come ha evidenziato il direttore generale dell'ASS n. 2 Gianni Cortiula (anch'egli tra i donatori), ''va in sintonia con l'azione che l'Azienda sta facendo di recupero di rapporti avviati già all'inizio del 2000 con le vicine autorità sanitarie in alcuni settori, in particolare nefrologia, trasfusionale, oltre che sulle modalità di accoglienza sul territorio. Andremo a concretizzare il tutto con degli studi di fattibilità già nel corso di quest'anno e del prossimo, in vista dell'applicazione della recente direttiva europea sulla libera circolazione dei pazienti. Quello di oggi è un momento di conoscenza che porterà ad un percorso operativo, cercando di scambiarsi le migliori pratiche''. La donazione transfrontaliera cade a ridosso della Giornata mondiale del donatore di sangue, che si celebrerà ufficialmente il prossimo 14 giugno 2011, e si inserisce tra le celebrazioni dell'Anno europeo del Volontariato. Le donazioni sulla piazza della Transalpina sono state coordinate dal responsabile regionale delle attività trasfusionali Vincenzo De Angelis, e dal direttore della Croce Rossa di Nuova Gorizia Ales Markocic, ed effettuate da personale sanitario italiano e sloveno. ARC/PPD