Pordenone, 10 giu - I concetti di innovazione, di ricerca, di proiezione verso il futuro - come antidoti per uscire dalla crisi - sono stati il leit-motiv della festosa inaugurazione oggi a Pordenone della nuova sede del Polo Tecnologico, da oggi intitolato ad ''Andrea Galvani'', imprenditore e innovatore del passato, ma quanto mai attuale oggi. Alla cerimonia è intervenuto il presidente della Regione Renzo Tondo assieme a numerosi esponenti sia della Giunta che del Consiglio regionali: ''una presenza massiccia - ha detto - che significa la partecipazione della Regione in tutte le sue componenti a questa realizzazione, per la quale esprimo il più vivo compiacimento a tutti gli artefici''. Una struttura - la nuova sede - che racchiude in sé tanti significati: ''è stata definita - ha affermato il presidente del Polo Michelangelo Agrusti - la struttura dei miracoli: vorrei che fosse il segno di quella 'normalità' che abbiamo perduto. Realizzare con notevole anticipo sui tempi e con un grande risparmio di risorse finanziare una sede così vuol dire aver lavorato tutti con solerzia, impegno e maestria; con grande concordia fra tutti i soggetti istituzionali che hanno operato assieme; ed è il segno dell'innovazione tecnologica applicata, ad esempio, alle fonti energetiche alternative''. Il Polo Tecnolgico di Pordenone ospita oggi 80 aziende e 20 sono in lista d'attesa; in questi anni il Polo ha messo a disposizione delle imprese 6 milioni di euro reperiti fra i vari bandi regionali e comunitari; il Polo, inoltre, opera in stretta sinergia con le Università e gli altri centri di ricerca del Friuli Venezia Giulia. ''Oggi - ha concluso Agrusti - vogliamo anche celebrare in modo non retorico e proiettato al futuro il 150° dell'Unità d'Italia''. Assicurando l'impegno per il Polo delle rispettive amministrazioni, sia il sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti, che il presidente della Provincia Alessandro Ciriani, hanno posto l'accento sul ruolo che il Polo stesso può avere per uscire dalla crisi con una mentalità nuova. E anche il presidente di Unindustria Pordenone Maurizio Cini ha messo in evidenza come la realizzazione del Polo Tecnologico costituisca una delle tappe di un grande progetto di rilancio che l'Unione si è data. Ha accennato alla crisi anche il presidente Tondo, ma per dire che essa ''porterà a cambiamenti epocali: quando passerà nulla sarà più come prima. La precarietà che oggi i giovani lamentano è figlia delle troppe certezze che abbiamo dato loro, distribuendo una ricchezza che non avevamo. Il nostro obiettivo è di andare verso una società dinamica, creatrice sì di ricchezza ma da non sperperare, una società giusta e attenta ai vari bisogni''. ''Come Regione - ha poi affermato - abbiamo privilegiato una politica volta al controllo della spesa e del debito, alla realizzazione di infrastrutture (su queste Tondo ha riaffermato con forza che la terza corsia della A4 va avanti e sarà realizzata), al sostegno dell'economia. Ora dobbiamo avere la forza di andare avanti con la capacità di realizzare riforme vere. In questo quadro il Polo Tecnologico di Pordenone si pone come motore per un vero cambiamento''. Infine, il vescovo di Concordia-Pordenone mons. Giuseppe Pellegrini ha benedetto la nuova sede richiamando i valori morali del lavoro, della ricerca, dello sviluppo. ARC/NNa