Avviata a Venzone la programmazione condivisa degli eventi per il
2026
Udine, 14 nov - "Il cinquantesimo anniversario del terremoto
del 1976 è un passaggio che richiede visione, responsabilità e
una costruttiva e lungimirante collaborazione tra istituzioni,
territori e comunità. Celebrare la storia del sisma e della
ricostruzione significa rafforzare un'eredità che appartiene a
tutti e trasformarla in un impegno condiviso verso il futuro del
Friuli".
Con queste parole gli assessori regionali Riccardo Riccardi, con
delega alla Protezione civile, e Barbara Zilli, alle Finanze,
hanno aperto il confronto che si è svolto ieri sera nella Sala
consiliare di Venzone con l'Associazione dei Comuni terremotati e
dei Sindaci della ricostruzione del Friuli, presieduta da Roberto
Revelant.
Si tratta del primo incontro dedicato alla definizione del
calendario degli eventi del 2026, anno del 50° anniversario delle
scosse del 1976 che cambiarono per sempre il volto del Friuli.
"Questa riunione segna l'avvio operativo di un percorso che
vogliamo pienamente condiviso - ha affermato Riccardi -. Il 2026
sarà un anno intenso: la Regione ha messo a disposizione risorse
consistenti per sostenere sia le celebrazioni sia i progetti
culturali, affinché la memoria della ricostruzione, del 'modello
Friuli' e del grande movimento di solidarietà che l'ha reso
possibile venga valorizzata e trasmessa alle nuove generazioni".
"L'obiettivo - ha proseguito - è raccogliere proposte, idee e
contributi dei territori, così da comporre un calendario unitario
e rappresentativo della nostra storia, che presenteremo nelle
prossime settimane".
Nel suo intervento, Zilli ha sottolineato il valore civile di
questo percorso: "La ricorrenza del 1976 ci chiama a un lavoro di
coralità e riconoscenza - ha detto -. Il sostegno finanziario
della Regione, che sarà definito con la legge di bilancio 2026, è
parte di un progetto più ampio che guarda alla memoria come
patrimonio comune e come radice della nostra identità. La
ricostruzione del Friuli è stata un esempio internazionale di
capacità, unità e responsabilità: raccontarla significa difendere
quei valori e metterli a disposizione del presente e delle future
generazioni".
Gli assessori hanno ribadito la volontà di proseguire, insieme al
Comitato per il 50°, agli enti locali e alle quattro Diocesi,
nella definizione condivisa degli eventi che animeranno tutto il
2026: celebrazioni civili e religiose, iniziative culturali,
percorsi di memoria e appuntamenti dedicati ai giovani, oltre ai
progetti di formazione e resilienza già avviati con le Università
e gli attori del territorio.
"Il Friuli - hanno concluso Riccardi e Zilli - sa custodire la
sua storia e trasformarla in forza collettiva. Il 50°
anniversario sarà un'occasione per ricordare, comprendere e
trasmettere, ma soprattutto per rinnovare quello spirito di
comunità che ha reso possibile la rinascita del 1976 e che
continua a guidare la nostra Regione".
ARC/PT/gg