Intervento regionale da 50mila euro nel cuore di Gorizia
Gorizia, 14 nov - "Un bosco di castagni monumentali in pieno
centro a Gorizia è un patrimonio straordinario, che grazie al
contributo regionale - circa 50mila euro - è stato valorizzato e
restituito alla comunità, pur trovandosi in un'area privata resa
accessibile attraverso una convenzione tra Comune e Regione".
Lo ha dichiarato l'assessore regionale a Infrastrutture e
territorio Cristina Amirante, partecipando oggi all'evento di
inaugurazione degli interventi di recupero e valorizzazione del
castagneto di Borgo Fratta a Gorizia. All'inaugurazione era
presente, per il Comune di Gorizia, l'assessore al Verde pubblico
Francesco Del Sordi, insieme agli operatori comunali del settore
e al proprietario dell'area è Alessandro Zollia, che ha
collaborato attivamente al progetto.
"Questi castagni, molti dei quali probabilmente ultracentenari,
non solo si sono conservati nel tempo, ma grazie agli interventi
di pulizia hanno permesso di riportare alla luce perfino tracce
dei passaggi della Prima e della Seconda Guerra Mondiale. È un
bosco che racconta la storia della città mentre conduce al
Castello di Gorizia" ha sottolineato Amirante richiamandosi
all'importanza storica e naturalistica del luogo.
Amirante ha inoltre evidenziato il valore ambientale del sito:
"Questo è un patrimonio storico-culturale, un patrimonio di
biodiversità e allo stesso tempo una vera infrastruttura verde:
un luogo di permeabilità ecologica, dove le temperature si
abbassano e da cui beneficia l'intera città".
L'intervento di valorizzazione è stato reso possibile attraverso
la nuova linea contributiva regionale dedicata ai Comuni per gli
interventi di riqualificazione, rivitalizzazione e sviluppo delle
infrastrutture verdi di interesse pubblico (Legge regionale 7
agosto 2024, n. 7, articolo 5, commi 57-62).
Il castagneto, nato oltre due secoli fa come frutteto per la
produzione di castagne, è oggi un vero e proprio bosco che ospita
piante in ogni fase del loro ciclo vitale, dalle giovani plantule
ai maestosi esemplari più antichi. Tra questi spiccano i sette
castagni monumentali già inseriti nel 1993 nell'elenco regionale
degli alberi tutelati: la prima legge italiana dedicata alla
protezione dei monumenti naturali e del patrimonio vegetale.
Accanto a essi sono oggi protetti anche quindici castagni
"notevoli", destinati con il tempo a raggiungere la dimensione
monumentale. È inoltre in corso il percorso per il riconoscimento
del sito come primo "bosco monumentale" del Friuli Venezia
Giulia, previsto per il 2026.
"Negli ultimi anni - ha ricordato Amirante - la Regione ha
costantemente sostenuto la tutela e la corretta gestione di
alberi monumentali e alberi notevoli, riconosciuti come organismi
unici, insostituibili per il ruolo ecologico, per il patrimonio
genetico che custodiscono e per la loro funzione di testimoni
storici. Grazie alla collaborazione tra Regione, Comune di
Gorizia e la famiglia Zollia, proprietaria dell'area, è stato
possibile restituire alla comunità un sito unico nel cuore della
città".
I lavori - finanziati con 50mila euro - hanno interessato il
ripristino della sentieristica con tecniche di ingegneria
naturalistica, la pulizia del sottobosco, interventi
arboricolturali e l'installazione di arredi e cartellonistica
informativa.
Il bosco sarà aperto al pubblico due volte alla settimana, con
orari che saranno definiti e comunicati dal Comune di Gorizia.
ARC/SSA/gg