CULTURA. COSOLINI (PD): PARALISI AL VERDI, MINISTRO INADEMPIENTE

(ACON) Trieste, 13 nov - "Di fronte a un blocco che rischia di indebolire la programmazione, la promozione internazionale e la raccolta di risorse private, la Giunta regionale resta immobile, incapace o riluttante nell'esercitare un ruolo di indirizzo politico nei confronti di un ministro inadempiente". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Roberto Cosolini (Pd) che nel corso di una conferenza stampa, alla quale è intervenuta anche la consigliera comunale di Trieste, Laura Famulari, ha illustrato la propria interrogazione attraverso la quale chiedeva alla Giunta regionale di rendere noto quale sia il giudizio della Regione sulla situazione della "Fondazione Lirica Giuseppe Verdi senza Sovrintendente" e "quali azioni abbia assunto o intenda assumere nei confronti del ministro per metterlo di fronte alle sue responsabilità". "Nella sua risposta imbarazzata e imbarazzante, il vicepresidente Anzil, si è limitato a ribadire l'ovvio, ricordando i tre soci fondatori e la procedura di designazione del sovrintendente e limitandosi a dire che è a conoscenza di interlocuzioni all'interno del ministero" continua Cosolini secondo il quale "è grave che un ministro si comporti in questo modo, credo che sia una mancanza di rispetto nei confronti della città, della Fondazione e dei soci, benefattori, pubblico, dipendenti e credo che le istituzioni triestine e regionali avrebbero dovuto farsi sentire e battere i pugni. Gli allineamenti di pianeti o allineamenti di partito non giustificano un'inerzia di questo tipo". Accanto all'interrogazione di Cosolini, la consigliera Famulari ha quindi illustrato la propria interrogazione rivolta al sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza al quale, "ho chiesto, sia in qualità di presidente della Fondazione, sia di socio fondatore, di attivarsi o di sapere se si è attivato e se fosse a conoscenza di quali siano le problematiche per la nomina che portano dietro di sé anche tutta una serie di rinnovi di contratti che coinvolgono moltissimi lavoratori del Verdi. Siamo in presenza di un danno alla città, un danno alla Fondazione e un danno al pubblico, a tutti coloro che amano la cultura nella nostra città e ai lavoratori. La situazione è gravissima e auspichiamo che ci sia una rapida soluzione ma anche una risposta che il Consiglio comunale venga messo a conoscenza di questa situazione". ACON/COM/mv