(ACON) Trieste, 13 nov - "Oggi in Consiglio regionale, nelle
sessione dedicata al question time degli assessori alle
interrogazioni dei Consiglieri, ho posto all'assessore Riccardi
un'interrogazione sulle linee di gestione del Sistema sanitario
per il 2026, elaborata grazie anche all'analisi svolta insieme
all'associazione Costituzione 32. Come mai di fronte ad un numero
di dimissioni volontarie di oltre 300 lavoratori della sanità
all'anno, negli ultimi anni, sono confermati vincoli di spesa
sulle spese per il personale anche nel 2026? Per quali motivi la
Regione, mentre da un lato considera una priorità fronteggiare la
carenza di medici e infermieri, dall'altro stabilisce rigorosi
limiti di spesa per il personale a cui le Aziende dovranno
attenersi? E ciò, nonostante una sentenza della Corte
costituzionale affermi che le Regioni a statuto speciale che
coprono le spese sanitarie con risorse proprie non siano tenuto
ad osservare tetti di spesa".
Così, in una nota, il consigliere regionale di Open Sinistra Fvg
Furio Honsell.
"L'assessore Riccardi ha difeso i tetti di spesa - prosegue
Honsell -, precisando che sono aumentati del 6% più delle altre
Regioni e ha detto, riferendosi alla Corte costituzionale, che se
non avessimo vinto quella sentenza avremmo avuto meno soldi per
il personale. Ma era stata la Regione Sardegna a costituirsi in
giudizio, non certo il Fvg. Comunque, la quantità di mezzi
finanziari assegnati alle risorse umane sono del tutto
insufficienti per attrarre e mantenere professionalità sanitarie
nella nostra regione, nonostante non manchino i soldi".
"Infatti - sottolinea l'esponente di Open Sinistra Fvg -, per il
2026 la Giunta regionale ha assegnato alla spesa sanitaria 3
miliardi e 720 milioni di euro, con un aumento rispetto alla
dotazione del 2024 del 17% (540 milioni di euro), ma per il
personale la cifra fissata per il 2026 è pari a 1.175.959.780
euro, con un aumento poco più del 3% (36 milioni di euro) in due
anni".
"Troppo poco, anche se i soldi non sono tutto. Infatti la fuga di
medici e infermieri è causata anche da altri fattori, come le
scarse prospettive di carriera, il clima lavorativo opprimente, i
deficit organizzativi, la mancanza di trasparenza. Problemi
questi di cui le Linee per la gestione non parlano, limitandosi
ad annunci generici piuttosto che misure concrete di
attrattività", conclude la nota.
ACON/COM/mv