TERZIARIO. CALLIGARIS (LEGA): LIMITI NEGOZI ETNICI IN CENTRI STORICI

(ACON) Trieste, 12 nov - "Un emendamento per tutelare i nostri centri storici: stiamo assistendo a una progressiva sostituzione dei negozi tradizionali con attività che spesso non rispettano le regole, gli orari o le norme igieniche e che non sono coerenti con il contesto urbano, storico e tradizionale. Per questo introduciamo criteri di qualità, decoro, sicurezza e coerenza con il contesto urbano e con le tradizioni locali". Lo afferma in una nota Antonio Calligaris, capogruppo di Lega Fvg che ha presentato in Aula l'emendamento, poi approvato, con il quale viene recepito l'articolo 31 del decreto-legge 6 dicembre 2011, 201 ("Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici"). "Si prevede l'emanazione di linee guida da parte della Giunta per l'applicazione uniforme sul territorio regionale della normativa nazionale, come modificata 2023 - spiega Calligaris - che prevede la possibilità di stabilire limitazioni all'insediamento di determinate attività commerciali in determinate aree o nei centri storici, nonché di introdurre misure di tutela per alcune tipologie di esercizi di vicinato e botteghe artigiane". "L'emendamento, inserito all'articolo 60 del nuovo Codice regionale del commercio e del turismo, prevede - aggiunge il capogruppo leghista - che la Giunta regionale adotti entro 180 giorni apposite linee guida per garantire l'applicazione uniforme da parte dei Comuni della regione dei principi nazionali in materia di libertà di apertura e insediamento delle attività commerciali che può essere così limitata anche per ragioni di salvaguardia della sicurezza, del decoro urbano o delle caratteristiche commerciali specifiche dei centri storici o di delimitate aree commerciali". "In questo modo - sottolinea Calligaris - tuteliamo i centri storici dei nostri Comuni, preservandone la specificità e la coerenza con la tradizione locale. Le linee guida regionali consentiranno ai Comuni di intervenire in modo equilibrato per evitare l'omologazione e il proliferare di attività che snaturano il tessuto storico e culturale dei nostri centri urbani, favorendo invece la valorizzazione e la nostra identità territoriale". "Il nostro emendamento - conclude l'esponente di Maggioranza - rappresenta un passo di chiarezza e semplificazione. Attraverso le linee guida regionali, condivise con il Consiglio delle Autonomie locali e con la Commissione consiliare competente, si fornirà ai Comuni uno strumento per applicare in modo coerente e uniforme la normativa nazionale, tutelando sì la libertà d'impresa ma anche la specificità dei territori". ACON/COM/sm