(ACON) Trieste, 11 nov - "Attraverso i contenuti del ddl 61 la
nostra Regione compie un passo importante verso la costruzione di
un quadro normativo più chiaro, moderno e coerente per il
commercio e il turismo. Si tratta di un testo complesso e
articolato, che mira a razionalizzare due settori fondamentali
per la nostra economia e per la vita delle comunità locali,
rendendo più semplice e trasparente l'azione amministrativa,
valorizzando al tempo stesso le specificità territoriali del
Friuli Venezia Giulia".
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Rosaria Capozzi
(Movimento 5 Stelle) che ha usato queste parole per introdurre la
sua analisi preliminare del disegno di legge 61 Terziario, il
codice del commercio e del turismo, il cui esame ha preso
quest'oggi il via davanti all'Assemblea legislativa Fvg.
"Nel corso dell'esame del provvedimento - precisa Capozzi -
abbiamo lavorato in modo costruttivo per migliorarne i contenuti
e renderli più attenti alle persone, ai diritti e alle pari
opportunità. Attraverso gli emendamenti da noi sottoposti
all'attenzione della Giunta abbiamo anche voluto rafforzare i
riferimenti alla parità di genere, riconoscendo l'importanza del
contributo femminile nei settori del commercio e del turismo,
rappresentando una parte significativa dell'occupazione e
dell'imprenditoria in regione".
"Proprio ieri, prendendo spunto dai dati presentati alla
conferenza 'Iniziative e prodotti finanziari per l'imprenditoria
femminile', è emersa - dettaglia la pentastellata - una
situazione positiva in Fvg: la nostra percentuale è rassicurante,
ma può e deve essere ulteriormente migliorata".
"Abbiamo posto attenzione anche sulla tutela del lavoro e dei
lavoratori, perché il rilancio dei settori produttivi -
sottolinea la rappresentante del M5S - non può prescindere da
condizioni professionali dignitose, sicure e stabili. La qualità
del lavoro è parte integrante dello sviluppo, ma un altro aspetto
per noi centrale è quello della partecipazione dei cittadini e
delle comunità locali. Il ddl 61 valorizza le cooperative di
comunità, l'economia di prossimità e i Distretti del commercio,
quali strumenti capaci di mantenere vivi i centri storici,
contrastare lo spopolamento e promuovere coesione sociale. Si
tratta di una visione che mette al centro le persone, e non solo
i numeri".
"Riconosciamo quindi al testo unico - conclude Capozzi - lo
sforzo di aggiornare e semplificare la normativa vigente,
introducendo elementi innovativi di governance, sostenibilità e
concertazione. Riteniamo positivo il metodo di lavoro adottato e
auspichiamo che lo stesso spirito di partecipazione e
collaborazione accompagni anche la fase attuativa di questa
importante riforma. Ci auguriamo che il percorso partecipato
prosegua anche nella fase attuativa, perché solo così potremo
garantire uno sviluppo equilibrato e sostenibile per tutta la
regione".
ACON/COM/mv