Trieste, 03 giu - La speleologia può rappresentare, in una regione ricca di grotte come il Friuli Venezia Giulia, un'importante occasione per attrarre flussi di visitatori interessati a un turismo ecologico, a contatto con la natura. Lo ha sottolineato l'assessore alle Attività produttive e al Turismo Federica Seganti che oggi, alla MIB School of management di Trieste, è intervenuta al XXI Congresso nazionale di Speleologia.
La manifestazione, che si concluderà domani, è organizzata - con il contributo della Regione e degli Enti locali - dalle associazioni speleologiche triestine: Commissione grotte ''Eugenio Boegan'', dipartimento di Geoscienze dell'Università di Trieste, Federazione speleologica triestina, Grotta Gigante, Società alpina delle Giulie (sezione di Trieste del CAI), alle quali si è associata anche la Speleological Association of Slovenia. Nel corso del convegno sono stati approfonditi i diversi aspetti legati al mondo della speleologia: biblioteche e pubblicazioni, siti web, esplorazione e ricerca, catasti, soccorso, didattica e turismo. L'assessore Federica Seganti è intervenuta all'inizio della sessione dedicata appunto al turismo, nel corso della quale sono stati proposti esempi di grotte scoperte e valorizzate in diverse parti d'Italia, in grado di attirare migliaia di turisti all'anno con proposte escursionistiche e didattiche mirate.
Il Friuli Venezia Giulia, come ha ricordato l'assessore, sta puntando in questi ultimi anni ad ampliare l'offerta turistica anche ai vari percorsi naturalistici, ecologici e all'aria aperta, dallo sci alle escursioni a piedi, in bicicletta e a vela. La speleologia può rappresentare, in questo contesto, una straordinaria opportunità per la regione, grazie alla presenza di un ambiente unico e straordinario come il Carso a cavallo di un confine con la Slovenia che non c'è più, punteggiato da moltissime e affascinanti grotte. Fondamentale, secondo l'assessore Federica Seganti, è mantenere un dialogo aperto con le associazioni degli speleologi e con tutti gli attori, un rapporto virtuoso che ha già dato importanti frutti come il catasto delle grotte e che, in prospettiva, potrà portare a un sempre maggiore affinamento della normativa regionale di settore. ARC/PF